Perle Dal Fronte
31 Maggio 2023
EUDAIMONIA
31 Maggio 2023
Mostra tutto

‘I Dialoghetti Di Uomini E Di Dei’ – Rubbettino Editore

Di Giovanni Carugno

Scritti da Giovanni Maddalena in occasione del Salone del libro di Torino: 

UniMol

Si aprono con un dialogo ambientato alle Isole Tremiti tra l’eroe greco Diomede, il compagno di Ulisse, e la dea Atena. Sono i Dialoghetti di uomini e di Dei scritti da Giovanni Maddalena, professore di Filosofia della Comunicazione all’Università degli Studi del Molise, pubblicati dall’editore Rubbettino in occasione del Salone del libro di Torino e disponibili in tutti i negozi, reali e virtuali.

Copertina

Sono piccoli dialoghi che tutti possono leggere (non per specialisti) e che si occupano di tanti temi esistenziali, da quello della fede e della religione fino a quello politico e sociale. Soprattutto, però, sono dialoghi che mettono in scena l’umanità di personaggi vari della nostra tradizione: eroi greci come Diomede, padri della fede come Abramo, personaggi minori del Nuovo Testamento come Pilato, personaggi storici come il conquistador Cortez e il rivoluzionario Trostzkij.

Sono questi personaggi a far vivere, incarnandoli, i drammi esistenziali e i dilemmi concettuali che fanno parte della vita di tutti. In una tradizione italiana che affonda nelle Operette morali di Leopardi e nei Dialoghi con Leucò di Pavese – a cui il professore dice esplicitamente di non potere e volere paragonarsi – i Dialoghetti si trovano a metà tra letteratura e filosofia, cercando di restituire il gusto di entrambe le discipline, di far pensare in una maniera narrativa, di aprire interrogativi suggerendo soluzioni innovative. Ogni dialogo finisce sempre con un’azione piena di significato, cioè con un gesto (secondo la proposta filosofica originale della Filosofia del gesto) che il prof. Maddalena ha introdotto da anni nel dibattito nazionale e internazionale con diversi libri pubblicati con successo in Italia e all’estero.

“Forse è un po’ lo spirito della nostra era – dice il professore – quello di voler vedere idee e concetti incarnati che camminano e si muovono. È come se volessimo verificare che le idee funzionano in atto, perché siamo diventati più scettici rispetto alle ideologie astratte”.