Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
E Gambatesaweb Nemmeno
In questi momenti a parecchi “affamati” il deretano sta facendo giacomo giacomo, perché ancora non sanno se andranno da novelli, o resteranno da vecchie volpi veterane presso le varie mangiatoie delle quali ieri e l’altro ieri si sono rinnovati i trogoli.
I problemi dei cittadini però, quei problemi dei quali si è parlato fino a venerdì, e si tornerà a parlare durante la prossima campagna elettorale, (che stando alle nostre profezie, tornerà più veemente che mai tra breve) quei problemi dicevo, sono ancora dov’erano e dove resteranno in eterno se non ci svegliamo.
Eccone uno non di secondaria importanza, se si consideri che questo tracciato è praticato dalla maggior parte degli abitanti di gambatesa, ma anche da tanti automobilisti che, provenienti da Riccia, Jelsi ed alcuni comuni del beneventano, fanno la strada che passa davanti la Cappella della nostra Madonna della Vittoria, magari per immettersi sulla fondovalle SS 645 per raggiungere la capitanata.
Guardando la foto scattata sabato scorso da Totore, puoi vedere in che condizioni è ridotto quel punto della strada in questione; ti assicuro però che il resto del tratto non è meno danneggiato.
A ciò va aggiunta la cronica presenza di cunette piene di terra che creano pantani d’acqua quando piove e sicuri strati di ghiaccio se dovesse nevicare, atteso che l’acqua piovana o quella che si generi dallo scioglimento della neve, non possa defluire come norma richiederebbe.
A proposito di quest’ultimo punto, qualcosa di esilarante è accaduto nei giorni scorsi quando, dopo reiterate segnalazioni, a qualcuno che vegeta in quell’ente inutile che risponde al nome di Provincia di Campobasso, è venuta la brillante idea di mandare una ruspa a tentare di ripulire le cunette, almeno nei punti più critici.
Personalmente non ho potuto immortalare l’operato di questi “lavoranti” perché non ero in sede, ne chi ha testimoniata la cosa, (Giovanni Abiuso, Johnny), aveva in quel momento con sé la macchina fotografica; diversamente un filmino da paperissima non te lo avrebbe risparmiato nessuno!
Johnny ha raccontato di aver visto con i suoi occhi il ruspista che, all’altezza d’a Pscher, prendeva la terra dalla cunetta e, UDITE UDITE, la posava al di sopra della cunetta stessa, anziché asportarla.
A questo Genio:
chi vuol dire che se la terra la metti più in alto, questa, col tempo o con la prossima pioggia torna là dov’è stata tolta?
Ma ci fate davvero così farlocchi?
O pensate che siamo dei bambacioni?
A che titolo dovremmo pagare della gente che ha già previsto come derubarci a breve, considerato che poi, quella terra ricaduta, dovrà essere nuovamente rimossa?
Circa un anno e mezzo fa, la mia mente malata provò a chiedere aiuto in merito alla locale polisportiva, proponendo che fosse richiamato con urgenza a guidare il Gambatesa, colui che è stato già l’allenatore di quella squadra, quel Mercurio Tucci, Salvatore Delle Nostre Strade, proposta che oggi ribadisco con forza, anche in considerazione del fatto che ormai, nessuno può farmi niente, dopo quanto accaduto lo scorso capodanno.
Oggi posso parlare liberamente e chi mi ha fatto del male può solo rosicare, atteso che il suo cervellino di e da idiota non sarebbe in grado di partorire un’idea del genere, utile a tutto il paese, alla faccia sua e del suo non appartenervi dalla nascita.
L’altro ieri dunque, ancora ieri pomeriggio e finché non avranno portata a termine la loro missione, mentre in pochi si arrovellavano il cervello per vedere quali fossero i risultati scaturiti dallo scrutinare le schede di chi ha avuta la voglia di andare a votare, (numeri che per disprezzo delle istituzioni e di quei fessi che ci credono prima per poi lamentarsi e piangere come stupidi vitelli, cosa tutta italiana, perché le cose non funzionano, numeri dicevo che non pubblicherò, lasciando ad altri la facoltà e la volontà di attendere a questo “compito”), come fossero immigrati irregolari costretti a vendere paccottiglia per sbarcare il lunario, si vedevano in giro per gambatesa componenti della locale polisportiva che per la modica cifra di quindici euro, offrivano a coloro che incontravano, sciarpe con i simboli della locale squadra di calcio, a dire di qualcuno, sciarpe anche di ottima fattura e belle da vedere.
Da me nessuno è venuto, ma se lo facessero o se lo vorranno fare, io certo non mi tirerò indietro, atteso che offrire solidarietà non sia mai sbagliato, neppure se ci riferiamo a chi, nel proprio seno, ha serpenti che più che addomesticati, andrebbero schiacciati senza pietà, non fosse altro che per verificare l’effettiva pericolosità del veleno che costoro hanno in corpo, veleno forse fesso come l’espressione proposta dai pezzenti figuri di cui sto farneticando.
Al di là di ciò:
Compra anche tu una sciarpa dei Bianco/verdi di Gambatesa!
Magari sperando che quei soldi, oltre a servire per i campionati di calcio, possano essere utilizzati di riflesso per qualcosa di socialmente serio, bypassando la politica e gli scagnozzi che questa offre al popolo per la soluzione dei propri problemi, problemi che se il popolo non deciderà di risolvere da sé, resteranno tali, con buona pace di coloro che credono ancora nella politica e per questo hanno perso il loro tempo:
Proprio Andando A Votare.