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Siamo Lo Zimbello Del Mondo E Ce Lo Meritiamo

Di Mario Ricca

Ma La Colpa Non E’ Solo Di Berlusconi!

Ho trovato un contributo molto interessante su una pagina facebook, su come noi italiani veniamo giustamente messi alla berlina in Paesi che piaccia o no, sono stati più capaci di noi sapendo speculare sulle altrui debolezze e che quindi hanno pieno diritto a deridere i propri inferiori.
L’articolo in questione non è ovviamente scritto in Italiano, però nella sua parte almeno essenziale è stato tradotto e all’interno si può trovare anche il collegamento per acquisirlo in lingua originale.
Non credo che siano necessari ulteriori commenti successivi a quanto sto per proporre alla tua intelligenza.

ELEZIONI 2013: GUARDIAN, L’ITALIA POST-VOTO SPIEGATA COL GIOCO DELL’OCA

“Non capisci le elezioni italiane? Vai a destra o a sinistra, oppure torna al punto di partenza”. A due giorni dal voto, il Guardian propone una sorta di Gioco dell’Oca interattivo per aiutare i suoi lettori a capire i possibili esiti di quella che Tagesspiegel definisce una questione europea.
Sì, perché, spiega il giornale tedesco, “in Europa non esistono più elezioni nazionali”. E l’Economist, che titola “Quando i cinici comandano”, articola il quadro spiegando che il prossimo governo italiano sarà determinato dagli elettori e, soprattutto, dagli astenuti delle regioni chiave. Sono cinque gli esiti che il Guardian presenta come più probabili per le elezioni italiane, ognuno dei quali corrispondente ad una casella cliccabile:

1- la sinistra vince sia alla Camera che al Senato

2- la sinistra vince alla Camera ma perde al Senato

3- la sinistra vince alla Camera ma al Senato non risulta alcuna maggioranza evidente

4- la destra vince alla Camera e la sinistra vince al Senato

5- la destra vince alla Camera ma non ottiene la maggioranza al Senato neanche alleandosi con Monti.

“Clicca sui riquadri per scoprire che succede”, dà poi indicazione il giornale.

Clicca qui per giocare.

Ogni casella/esito si dirama poi in ulteriori percorsi, ognuno dei quali si conclude con una possibile soluzione finale.
Ad arricchire il tutto, i ritratti – non sempre lusinghieri – dei vari personaggi della compagine politica coinvolti, da Bersani a Berlusconi, passando per Monti, Vendola e Grillo.

Di elezioni italiane parla anche Tagesspiegel, che titola: “Un voto, nessuna possibilità” e volge lo sguardo al più ampio contesto europeo.

“In Europa non ci sono più elezioni nazionali, e anche quelle che si terranno in Italia questo fine settimana, sono europee”.
Gli italiani, continua il giornale tedesco, “soffrono sotto il peso del rigore europeo e votano chi lo combatte più duramente”.
I padri e le madri del concetto di Europa, si legge, difficilmente apprezzerebbero questo tipo di europeizzazione:
“lo sguardo oltre i confini è pieno di paura e rabbia.
Il nord del continente teme un sud che sembra non aver altro che debiti e corruzione; il sud si sente imbavagliato dal nord Europa, da richieste di ‘riforma’, che ormai anche i bambini sanno cosa significano nella realtà: smantellamento dei beni pubblici e delle infrastrutture, tasse più alte, condizioni di vita peggiorate”.

Completa il quadro l’Economist, secondo cui “il prossimo governo sarà determinato dagli elettori e dagli astenuti delle regioni chiave”.
Il cinismo riguardo alla politica italiana, spiega il giornale, pone “due minacce alla futura stabilità e quindi all’euro”.
La prima, si legge, è che il movimento Cinque Stelle di Grillo prenda abbastanza seggi “da impedire alla coalizione principale di controllare il Senato”.
Il che, specifica l’Economist, potrebbe significare stallo e portare a nuove elezioni forzate.
Ma un risultato più plausibile e altrettanto destabilizzante, conclude il giornale, è “un governo con una risicata maggioranza, in balia di una manciata di senatori dalle alleanze flessibili”.