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Affitti. In Italia: Prime ‘Ribellioni’?

Di Vittorio Venditti

Chi E’ Il Vero Sciacallo?

“… Cessa il vento e calma la bufera, Torna a casa …” chi non la può affittar. Tolta l’ultima parte, quella tra virgolette proposta come odierno incipit è i tre quarti della terza strofa della celebre ‘Fischia il vento’, canzone che evidentemente stride e molto con quanto impone il libero mercato in tema di affitti e sembra non solo. Dunque perché tal richiamo? Chi è il vero sciacallo?

Il Vero Sciacallo

da qualche giorno s’è praticamente spenta l’eco sullo spettacolo dato da chi, in odor di entrare in politica sapendo che quella strada è l’unico vero sfondare per far soldi scendendo sì, a compromessi, ma per ‘partecipare’ senza dover necessariamente lavorare, ha piantate tende di fronte ad ogni università italiana, atteso che occuparne gli ambienti sia ormai fuori moda.

La richiesta di costoro è legittima se si guarda a quanto costa uscire di casa per intraprendere la via per divenire indipendenti in tutti i sensi in un mondo, come quello civile, nel quale è difficile anche nascere se si desidera evitare di venir considerati pezzenti da aiutare nel senso religioso della questione.

Il problema ‘casa’ nasce fin dalla costruzione di questa, quando bisogna pagare laute tangenti ad ordini e soggetti affini che pretendono poi di dirigere la gestione della realizzazione in tema, magari per tentar di fregare il prodotto a chi ne è legittimamente il proprietario e chi scrive può testimoniare di prima mano anche se in questo caso l’operazione è miseramente fallita.

Da qui e per chiunque abbia necessità di trovare un posto nel quale vivere, il più possibile in maniera dignitosa per il luogo ove si decide di abitare, va considerato che le spese, in buona sostanza dovute per le tangenti imposte come dazio per portare a termine ed omologare ogni costruzione, da qualche parte vadano recuperate e se si opta per l’affittare un’abitazione, considerata anche la maleducazione di tanti soggetti che a fine contratto di locazione lasciano il posto consegnato con tutti i crismi, alla stessa stregua di un campo di battaglia, le richieste di danaro per poter cedere temporaneamente il proprio bene, (spesso rifugio per poter tenere il valore del personale risparmio), non solo sono altresì legittime, ma quasi sempre diventano essenziali, atteso che da che mondo è mondo nessuno dia niente per niente, alla faccia dei moralisti che affermano il contrario e che in questo momento hanno il sangue in ebollizione, volendo mettere le mani addosso a chi scrive, reo di affermare la verità dei fatti e nulla più.

In definitiva: laddove sorgono le università, esiste un entroterra di borghi che offre la possibilità di vivere a buon mercato. In alternativa, la facoltà di svolgere lavori umili per tirare a studiare, compreso il concedere le proprie professionalità non sempre nell’accezione negativa del termine e consulenze a pagamento, oltre alla capacità di considerare che i soldi spesi per onorare l’affitto, sommati, possono venir trasformati nell’accensione di un mutuo per comprare quell’abitazione desiderata ed eventualmente rivenderla a fine studio se poi non si decide di restare nel luogo prescelto per maturare in ogni senso, tutte queste condizioni, da sempre hanno data la certezza di arrivare alla laurea, (anche più d’una, in Italia come oltre frontiera e qui si aprirebbe un vasto mondo da esplorare), posto che questo sia il reale risultato da voler raggiungere. Diversamente, senza tanti giri di parole, si salvi chi può nel mare in tempesta che da sempre si chiama vita.

Ulisse Legato All’Albero Maestro

Parola Di Ulisse.