Di Paolo Panaccione
“Oggi più che mai, nel giorno della Festa dell’Europa, abbiamo il dovere di ricordare che l’Unione Europea rappresenta una garanzia per la democrazia e la libertà dei suoi cittadini. Allo stesso tempo, però, non può ridursi al ruolo di semplice comprimaria ed immobile spettatrice di un mondo in rapida evoluzione. La pandemia prima e la guerra in Ucraina poi, sono lì a dimostrarlo”. Così Aldo Patriciello, europarlamentare azzurro e membro della Commissione Industria, Ricerca e Energia al Parlamento Europeo, nel giorno dell’anniversario della Dichiarazione Schuman, atto di nascita dell’Unione Europea.
“Festeggiare l’Europa – spiega l’eurodeputato molisano – Significa celebrare un’impresa a dir poco impossibile che era quella di ricostruire un continente devastato da due guerre mondiali in pochi anni e allo stesso tempo mettere pace tra Stati che si erano odiati fino al giorno prima. Oggi tendiamo a dimenticare quanto difficile fosse quella sfida, eppure i padri fondatori dell’Europa riuscirono a vincerla a pieni voti. È una lezione che a distanza di oltre 70 anni è ancora attuale, visto ciò che sta accadendo in Ucraina. Sono convinto infatti che in un mondo sempre più incerto ed imprevedibile – chiosa Patriciello – l’Unione Europea rappresenti ancora la miglior risposta ai problemi che affliggono il nostro continente”.