Di Vittorio Venditti
Sì, Ma … Solo Per Una Nicchia Ristretta Di Utenti
Dopo qualche giorno di giusta riflessione, prendendo spunto dall’articolo LO SPORTELLO INVALIDI INPS FUNZIONA!, torno su quanto già farneticato alla fine di novembre duemilaundici, (qui la prima puntata, qui la seconda, con il riassunto finale e la chiusura, diciamo così, in bellezza, qui proposta a suggello di un’esperienza non proprio positiva, volendo essere buoni.
Diversa è stata la lettura di quest’altra notizia, proposta dall’ACI di Campobasso in tempi sicuramente non sospetti, oppure il venire a sapere di quanto sta facendo l’Associazione dei Borghi d’Eccellenza del Molise con l’aiuto del Ministero del Turismo, a proposito del progetto Via Francigena Nel Sud, cosa che se sembra esulare dal tema, in realtà pone l’uomo prima di ogni altra cosa, al centro dell’attenzione, senza preoccuparsi dei problemi affini, non perché dimenticati, ma perché parte di chi li ha, quindi da tenere nella massima considerazione.
Io non ho sperimentato quanto proposto nell’articolo riferito all’ACI che ti ho testé linkato, ma da un dispaccio de “Il Segreto Di Pulcinella”, pare che la cosa realmente funzioni.
Dico invece fin da ora che andrò a provare quanto gli amici dell’Associazione dei Borghi d’Eccellenza del Molise metteranno realmente in pratica per aiutare chi in qualche modo è deficitario rispetto alla “normalità” dei pellegrini, ovviamente per poi rendertene adeguatamente conto.
Se leggi i link che ti ho proposti in testa a questa farneticazione, ti accorgerai di tante cose date per scontate che scontate non lo sono affatto.
Inoltre, se solo io volessi parlare delle barriere architettoniche, fisiche e virtuali, poste davanti a chi ha determinati problemi, barriere che tante Leggi, (sulla carta e solo su quella), condannano e ne impongono l’eliminazione, se solo volessi parlare di ciò dicevo, farei una fatica immane ad affermare che certi sportelli funzionino nel senso vero del termine, secondo quanto descritto dai migliori vocabolari che trattano della Lingua Italiana.
L’unica nota positiva in un marasma di negatività, risolvibili ma a mio parere volutamente non risolte, la posso riscontrare nell’assoluta abnegazione di tanti sportellisti che, pur non sapendo dove mettere le mani, (esperienza diretta), cercano di trovare comunque una soluzione accomodante, a dispetto dei pochi mezzi messi loro a disposizione.
Diverso è invece il comportamento dei dirigenti che, messi di fronte ai fatti, magari mediante queste farneticazioni o articoli più seri, proposti da chi il Giornalista lo fa di professione, invece di cercare di comportarsi come i loro impiegati agli sportelli, si adirano e minacciano querele, utili solo come carta da bagno, per non essere inutilmente troppo volgari.
Tornando all’INPS, dal novembre duemilaundici non ho avuta più la necessità di servirmi dei loro sportelli; ma siccome voglio essere obbiettivo fino in fondo, ho sguinzagliato un agente de “Il Segreto Di Pulcinella”, il quale mi ha confermato senza mezzi termini che ad esempio l’androne della sede INPS di via Zurlo a Campobasso ha ancora la parte esterna con lo scivolo per le carrozzine, scivolo che dopo la vetrata d’ingresso, magicamente sparisce, pur essendo in presenza della continuazione della gradinata.
Se un ufficio funziona così bene ma non lo si può raggiungere normalmente … a che serve?
E’ come quei potenti antivirus per computer, software che funzionano talmente bene da non far passare quanto adeguatamente certificato dall’utente che riceve.
Meglio non averlo!
Se poi per l’appunto, nonostante la mancanza di banda larga, volessi parlare degli accessi al sito internet, cosa che risolverebbe anche il problema “Apertura degli sportelli al pubblico, atteso che da casa propria sia possibile a qualsiasi ora del giorno risolvere le proprie questioni, anche con maggior privacy di quella proposta da un appuntamento con un funzionario nell’ufficio presidiato da quest’ultimo), dovrei continuare a scrivere per tre giorni, ed alla fine, da buon Cristiano, andarmi a confessare per esporre al povero sacerdote di turno un elenco di bestemmie non scritte ma più che pensate, relative a quanto andrei ad espettorare.
Da ultimo, per confrontare le mie idee con le sue, ho voluto interpellare l’avvocato Mescia, così come proposto e consigliato nel comunicato dal quale ho preso spunto.
Il Nostro, durante un colloquio cordiale che si è svolto telefonicamente l’altro pomeriggio, mi ha confermato che la sua esperienza è quella vissuta da un intermediario che agisce fra l’utenza ordinaria e l’ente INPS, quindi, dal suo punto di vista tutto funziona alla perfezione, visto che per lui e quelli che fanno parte della nicchia di professionisti in questione, sia ottimo trovarsi di fronte a funzionari già a conoscenza delle pratiche da trattare.
Pur comprendendo la legittima esigenza corporativa ed accettando la legittimità di tal esperienza, mi preme dire che così però non è per la maggior parte dell’utenza, sia composta da persone invalide che normodotate.
Noi comuni mortali infatti, tutti questi “privilegi” ce li sogniamo e dobbiamo esclusivamente ringraziare Dio e la buona volontà di qualche sportellista più preparato dell’ordinario per riuscire a risolvere i nostri problemi che non necessariamente devono passare per mani terze, (a servizio gratuito o meno), per arrivare ad una positiva conclusione.
Per essere più chiaro:
E’ consuetudine diffusa, (ad esempio presso la motorizzazione civile), trovare agenzie di pratiche automobilistiche che presentano i loro emissari agli sportelli per espletare fasci di pratiche in maniera veloce e significativamente semplice da portare a termine, (Intermediari, in questo caso a pagamento), cosa che non avviene quasi mai per chi, volendo raggiungere i propri scopi senza dover aggiungere spesa a spesa, non trova la medesima disponibilità presso questi uffici, i cui impiegati cercano di ritardare le operazioni e di mettere i bastoni fra le ruote a chi non accetta di comportarsi all’italiana, pagando per pagare.
E se volessi parlare della tangente che si deve necessariamente versare per poter vedere compilata la dichiarazione dei redditi per poi poter pagare le tasse?
In definitiva e dunque tornando a bomba: Se è vero che per pochi gli sportelli INPS funzionino, ciò non avviene per la maggior parte di chi è costretto a servirsi degli uffici in questione.
Basterà questo mio farneticare come sprone a che la pubblica amministrazione in generale e l’INPS in particolare facciano di più per i cittadini, per tutti i cittadini, non:
Solo Per Una Nicchia Ristretta Di Utenti?