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BASKET, TRICOLORI UNDER 15 FEMMINILI. AD UN QUARTO DALLE SEMIFINALI LA STANCHEZZA PIEGA LA MAGNOLIA

Di Vincenzo Ciccone

Alla quinta gara in cinque giorni le campobassane restano in scia sino al 30’, ma pagano dazio nell’ultimo periodo
La gratitudine verso il gruppo di coach Francesco Dragonetto: «Orgoglioso di quanto ha saputo fare questa Under 15»

BSL SAN LAZZARO 68
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 54
(16-16, 34-35; 54-50)
SAN LAZZARO: Giuliani 15, Chersoni 7, Bittoni 6, Pasquini 7, Mosconi 18; Podda 5, Milanovic 8, Verbecean, Ortenzi 2, Botticelli, Recchia. Ne: Ferrari. All.: Chiadini.
CAMPOBASSO: Baldassarre 31, Sammartino G. 8, Di Quinzio, Oddis 8, Fatica 7; Garocchio, Verlingieri, Brunetti, Domeneghetti. Ne: Cerio, Tartaglia e Brandoni M. All.: Dragonetto.
ARBITRI: Antonelli (Perugia) e Bernardi (Como).
NOTE: uscita al 33’37” per infortunio (distorsione alla caviglia sinistra) Pasquini (San Lazzaro), non più rientrata. Progressione punteggio: 10-6 (5’), 25-23 (15’), 45-43 (25’), 63-50 (35’). Massimo vantaggio: San Lazzaro 14 (68-54); Campobasso 4 (34-38).

Magnolia Campobasso

Termina ai quarti un percorso semplicemente da applausi alle finali nazionali under 15 femminili per La Molisana Magnolia Campobasso. Alla quinta partita in altrettanti giorni, le rossoblù devono pagare dazio a delle energie che finiscono per ridursi al lumicino e lasciare campo libero alle emiliane che riescono a prendersi il successo e la qualificazione alla semifinale contro Costa Masnaga.

L’under 15 della Magnolia dopo il match

EQUILIBRIO ASSOLUTO Sammartino apre le danze di serata, poi un parziale di 10-0 fa volare le emiliane. Oddis, Sammartino e Fatica riportano sotto i #fiorellinidacciaio che continuano ad essere particolarmente compatte e ad avere soluzioni su più fronti (quattro punti in successione di Sammartino valgono il dodici pari). I liberi di Baldassarre ed Oddis regalano alle molisane il più quattro (12-16), ma San Lazzaro si riporta sotto, impattando i conti a quota sedici.

INERZIA CAMPOBASSANA Le emiliane provano a dare un ulteriore strappo prendendo cinque lunghezze di vantaggio (prima sul 21-16 e successivamente sul 23-18). Una Baldassarre però in ritmo inizia a far lievitare le quotazioni dei #fiorellinidacciaio mettendo in piedi il 5-0 che vale il 23 pari. San Lazzaro dà un’ulteriore spallata (30-23), ma le giovanissime magnolie reagiscono e pur con due possessi di svantaggio (33-27) mettono a segno un controbreak di 8-0 che consente loro di avere l’inerzia (34-35) all’intervallo lungo.

MONTAGNE RUSSE La tripla di Baldassarre fa volare le rossoblù (34-38), ma San Lazzaro si riporta sotto (38-38). Magnolia prova a strappare in due circostanze – sempre con Baldassarre –, ma le emiliane risorpassano (43-42) con Fatica che impatta a 43 a cronometro fermo. San Lazzaro prende nuovamente quattro punti di vantaggio (47-43), ma le magnolie ritrovano il pareggio. Una tripla delle emiliane rischia di sparigliare i conti perché San Lazzaro risale a più cinque (54-49). Oddis dalla linea dei liberi prova a dare energia alle campobassane sotto di quattro al 30’ (54-50).

FONDO DEL BARILE San Lazzaro sale a più otto (58-50) con le rossoblù che devono fare i conti con la spia delle energie al lumicino per quella che è la quinta partita in altrettanti giorni. Le emiliane arrivano al massimo vantaggio (63-50). Fatica prova a dare animo alle campobassane, ma ormai è solo attesa del suono della sirena con un time-out di coach Dragonetto che sa di gratitudine per quanto fatto dal gruppo ed è prologo al 68-54 registrato sul tabellone luminoso al suono della sirena.

Il gruppo si incoraggia a fine partita

DAGLI SPOGLIATOI Per il coach delle campobassane Francesco Dragonetto l’analisi ex post ha al centro esclusivamente aspetti emotivi e morale.

«Gratitudine ed orgoglio. Anche in questo match le ragazze sono state davvero determinate, arrivando ad un solo periodo dalle migliori quattro d’Italia. Sono state semplicemente uniche, non si sono mai lamentate e ci hanno messo tanta, tantissima energia in ogni circostanza. Questo gruppo è stato commovente per applicazione e determinazione».

In particolare le campobassane hanno dimostrato di saper anche controbattere alla grande fisicità messa in mostra dalle antagoniste in tutto il percorso delle finali tricolori abruzzesi.

«Sinceramente – aggiunge – avevo qualche timore quando ho visto la gara tra Cervia e Sesto San Giovanni che avremmo potuto avere qualche difficoltà ad affrontare quel tipo di fisicità, ma questo gruppo è stato abile a venirne fuori, com’è stato nel barrage proprio contro Cervia. Il nostro percorso è stato sempre in crescendo perché voglia, orgoglio e determinazione ci hanno fatto compagnia. All’esordio con Alghero, abbiamo pagato dazio all’emozione, ma col passare dei giorni siamo usciti sempre più fuori. Questa per il gruppo è stata un’occasione unica d’esperienza tra interzona e finale nazionale per un gruppo che doveva fare i conti con squadre con un background particolarmente ampio. Questo gruppo non ha mai patito l’emozione e devo ringraziare di tutto cuore queste ragazze. Mi spiace non aver potuto ruotare tutto il gruppo in un match molto tirato e con degli equilibri ben definiti, ma nel corso del torneo c’è stata la possibilità per tutte d’accumulare esperienza e minutaggio».

LISTA FIBA La giornata – in casa rossoblù – era stata aperta dalla bella notizia dell’inserimento della guardia della formazione senior di A1 Martina Kacerik tra le ventiquattro della lista Fiba che il commissario tecnico dell’Italbasket Lino Lardo ha diramato in vista degli Europei di Slovenia ed Israele di giugno.