E’ L’Italia: Nulla Di Cui Preoccuparsi!

Di Vittorio Venditti

A Babbo Morto E Ricordo Pronto

Dovrebbe essersi sopito il ‘casino’, (sia perdonato il termine), seguito a qualcosa che forse non era voluta, ma che si sapeva, sarebbe prima o poi accaduta.

Barbara Capovani

La colpa di chi volle solo ostinatamente fare il lavoro per il quale fu portata, nella speranza di rendersi utile alla faccia di tanti proclami che fanno dell’uomo il re del falso, ancora una volta chiarisce qual è il livello di bassezza raggiunto dalla politica tout court che invece di operare per governare e risolvere i problemi per i quali la stessa esiste, prima si gira dall’altra parte e poi, pur di trarne vantaggio d’immagine, si mostra preoccupata di quanto di esiziale è capitato, interesse che ovviamente svanisce non appena si spengono le luci della ribalta, in attesa che tutto si riproponga in modo da aumentare il numero delle giornate della memoria per le quali ormai non basta più il normale calendario. Per la serie: “Prima pagina: venti notizie, ventuno ingiustizie e lo stato che fa? Si costerna, s’indigna, s’impegna, poi getta la spugna con gran dignità”, (tratta da ‘Don Raffaè’ di Fabrizio De André).

Facile ora sarebbe cadere nel tranello di riproporre collegamenti ipertestuali e l’interesse sarebbe anche legittimamente cavalcabile, visto che tutto si fa anche per questo, soprattutto se certi accadimenti sono stati patiti in prima persona. Resta però il problema che un simile atteggiamento offenderebbe chi ha persa la vita e nel rispetto di costei si evita di scendere allo stesso livello di quei soggetti che ricoprendo vari ruoli apicali, sono più bassi e rivoltanti di ciò che costoro definiscono ‘inferno’ al quale condannare chi non va loro a genio, senza voler considerare che quello è proprio il posto nel quale questi farabutti dovrebbero risiedere, ma dove nemmeno lì vengono accettati.

Ciao Barbara. Che La Terra Ti Sia Lieve.