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Per Fare L’Inclusione, Ci Vuole La ASL: Ma A Scuola, Non Risponde All’Appello

Di AIPD

La denuncia dell’Osservatorio scolastico di AIPD, nel momento in cui i GLO si riuniscono, alla fine dell’anno scolastico: “Riceviamo sempre più segnalazioni riguardo l’assenza degli operatori socio-sanitari delle ASL agli incontri di GLO dei singoli alunni con disabilità, per scarsità di personale. Così il lavoro per l’inclusione è incompleto. Il governo investa nelle assunzioni”

AIPD

  Si avvicina la fine dell’anno scolastico ed è tempo di GLO: come sempre, in questo periodo, i gruppi si riuniscono per fare un bilancio dell’anno trascorso e iniziare a progettare quello che verrà. Il 2022/2023 si chiude con una novità, da questo punto di vista: i nuovi modelli Pei, entrati in vigore quest’anno. I GLO, in particolare, dovranno compilare la sezione n. 11 di questi modelli, dedicati appunto alla verifica dell’anno trascorso e all’indicazione dettagliata degli “Interventi necessari per garantire il diritto allo studio e la frequenza” all’alunno per il prossimo anno scolastico: in particolare, numero di ore da assegnare, rispettivamente, a insegnante di sostegno, assistente all’autonomia e alla comunicazione, assistenza di base, assistenza igienica, esigenze di trasporto scolastico, necessità di arredi, ausili didattici e/o informatici, ecc.

Il fatto che il GLO sia chiamato a mettere per iscritto tutte queste informazioni e considerazioni, è indice del riconoscimento della specifica competenza di questo gruppo di lavoro che conoscendo bene l’alunno e il suo contesto scolastico, è l’unico che può fornire indicazioni utili sulle risorse che si reputano necessarie affinché il prossimo anno scolastico possa garantire un’inclusione di qualità fin dal suo inizio. Infatti, sulla base delle indicazioni del GLO di fine anno, durante l’estate la scuola e gli enti locali competenti potranno organizzare tutti i servizi necessari, in tempo utile per l’inizio del nuovo anno scolastico.

Il GLO è composto da tutto il consiglio di classe, dalla famiglia e dagli operatori socio-sanitari che hanno in carico l’alunno con disabilità, perché ciascuno con le proprie competenze specifiche porti il proprio contributo per co-progettare al meglio il percorso scolastico dell’alunno con disabilità.

“Purtroppo però riceviamo sempre più segnalazioni da parte delle famiglie e anche delle scuole riguardo l’assenza degli operatori socio-sanitari delle ASL agli incontri di GLO dei singoli alunni con disabilità – riferisce l’Osservatorio scolastico di AIPD -. In più occasioni le ASL hanno comunicato alle scuole che potranno garantire la loro partecipazione per un solo GLO durante l’anno scolastico o addirittura solo per quelle situazioni di maggiore complessità o gravità. Tutto questo limita fortemente l’importante lavoro d’attenta programmazione e verifica che il GLO deve svolgere – continua l’Osservatorio, ricordando che – è previsto che il GLO si incontri tre volte durante l’anno: entro ottobre per redigere il PEI, verso metà anno per fare una prima verifica ed apportare le eventuali modifiche e alla fine dell’anno per verificare il percorso dell’anno scolastico in corso e dare indicazioni concrete per quello successivo. Va da sé che l’assenza di una componente importante, quali gli specialisti socio-sanitari, rende incompleto il lavoro costante e attento che va portato avanti per tutto l’anno scolastico e per tutto il percorso di studio”.

Le Asl, dal canto loro, “giustificano la loro assenza denunciando scarsità di personale che non gli permette di seguire tutti gli alunni come dovrebbero – fa sapere ancora AIPD -. Questa situazione è nota ormai da diversi anni e denunciata dalle famiglie e anche dalle scuole. Per tale motivo la norma contiene un’espressione mirata, voluta dalle associazioni delle famiglie e dal Ministero dell’Istruzione, laddove prevede che il lavoro dei GLO si debba svolgere: ‘con il necessario supporto dell’unità di valutazione multidisciplinare’ dell’ASL (l. n° 104/1992, art. 15 comma 10). Per quanto tempo ancora le famiglie e le scuole dovranno rinunciare ad avere il prezioso contributo degli specialisti del sistema sanitario nazionale in sede di programmazione del percorso scolastico dei propri figli? – domanda l’Osservatorio -. Per quanto ancora soltanto le famiglie più benestanti e agguerrite potranno far partecipare esperti privati ai lavori del GLO, lasciando invece da sole quelle meno abbienti e impreparate? Il blocco delle assunzioni nelle strutture pubbliche ha causato questa grave assenza e pertanto è necessario che il Ministero delle Finanze, il Ministero della Salute e ancor prima il Governo si decidano ad investire per aumentare il personale delle ASL in modo da realizzare una presa in carico reale e non solo formale dei cittadini con disabilità nei propri territori”.