Di Vincenzo Ciccone
(Foto), Di Maurizio Silla
Con un exploit in gara due le campobassane si garantirebbero la finale.
Tra le rossoblù noie per Trozzola e Rizzo
Il gruppo di under 18 dei #fiorellinidacciaio all’incrocio con le esperte umbre
La carica di Dragonetto: «Difendere forte»
La possibilità di chiudere i conti e di avere qualche giorno in più di tempo per andare a preparare quello che potrebbe essere l’appuntamento con la finale. Forte dell’exploit in gara uno della serie di semifinale con Perugia, La Molisana Magnolia Campobasso – per l’appuntamento playoff del torneo di serie B per il girone centrale – è pronta a viaggiare alla volta del capoluogo umbro in quello che sarà il penultimo mercoledì del mese di aprile.
RITMI SERRATI Così, senza soluzione di continuità, i #fiorellinidacciaio andranno a rimettere in discussione il successo per 72-64 arrivato appena domenica sera.
«Questo è il bello dei playoff – sottolinea alla vigilia il tecnico delle rossoblù Francesco Dragonetto – ossia lo svolgersi, di fatto, senza soluzioni di continuità con gare ravvicinate in cui le squadre devono provare da un lato a cavalcare quanto ha funzionato e dall’altro limare i dettagli meno precisi dei match precedenti».
VARIAZIONE SUL TEMA Peraltro, nell’impianto delle umbre, le molisane dovranno avere la consapevolezza che senza tema di smentita la trama della contesa si preannuncerà differente rispetto a quella dell’Arena.
«Con certezza Perugia cercherà di centrare la gara tre e senz’altro, da parte nostra, sarà necessario azzerare tutto e dimenticare quello che è stato domenica. Dovremo provare ad imporre il nostro gioco, cercando di mettere in risalto le nostre caratteristiche e le capacità delle singole contro quello che probabilmente per i loro meccanismi difensivi sarà un tema di variazione continua tra uomo e zona».
PUBBLICO NEMICO Giocare in esterna – per i #fiorellinidacciaio – sarà anche motivo di forte attenzione a quello che sarà il fattore ambientale per un gruppo però abituato in buona parte dei suoi elementi alle atmosfere della massima serie.
«Dovremo cercare di trovare aspetti d’esaltazione e carica senza alcun timore – concorda Dragonetto – giocando con la giusta applicazione e a testa alta. Ci sarà un solo allenamento prima di questo match e in quell’occasione andremo a rivedere la partita, soprattutto concentrandoci sugli aspetti meno performanti di gara uno e ponendo attenzione sia alle trame offensive che ai compiti difensivi».
ACCIACCHI IN SERIE La fase d’epilogo della stagione porta con sé anche in casa campobassana più di qualche problematica. «L’eredità di gara uno è legata ai problemi muscolari di Rizzo e alle noie all’adduttore di Trozzola. Entrambe hanno fatto fisioterapia e verificheremo nelle prossime ore come saranno. Dalla nostra però, abbiamo dodici rotazioni e tutte, anche quelle che hanno giocato di meno o quelle che non hanno visto il parquet, sanno di poter dire e dare la loro, sapendo che devono sentirsi pronte ad entrare in campo per dare il proprio contributo al piano complessivo improntato alla massima fiducia di chiudere la serie e di proiettare i nostri pensieri all’incrocio che verrà».
RIPOSO E TENSIONE Chiudere la serie in Umbria – per le magnolie – significherebbe poter avere qualche giorno di riposo sia fisico che mentale e togliere una partita dalla fitta agenda che tra appuntamenti senior ed under, attenderà il gruppo di qui all’inizio di giugno.
«L’obiettivo è questo – riconosce Dragonetto –, ma se si dovesse andare alla decisiva gara tre, come ho detto alle ragazze domenica, sarebbe per loro una grande esperienza».
GIOVANI E SENATRICI Del resto, quella con le perugine è anche sfida di filosofie: da una parte il gruppo di under 17 delle magnolie con la sola Vitali – peraltro non ancora diciottenne – ‘fuoriquota’, dall’altro un quintetto con tante senior, due delle quali Olajide e Soli con esperienze in massima serie (per la prima tra Forlì ed Umbertide in A2 tra gli altri club, per la seconda a Broni in A1) e giocatrici straniere con tante battaglie sportive alle spalle prese con l’intento di condurre al successo finale la formazione umbra.
«Personalmente – ricorda il trainer rossoblù – mi lasciano così pieno di sensazioni contrastanti quelle analisi che puntano il riferimento altrove, dimenticando che una squadra come quella perugina va ad affrontare un gruppo di giocatrici sotto i diciotto anni con un’esperienza relativa per questi contesti».
PIANO PARTITA In tal senso, proprio in ossequio alla cifra tecnica del proprio organico, i dettami tattici in casa campobassana non muteranno di fatto rispetto a gara uno.
«Sarà importante tenere i ritmi alti per provare a stancarle. La maggiore profondità e la qualità media senza andamenti altalenanti dovranno guidarci a difendere con veemenza per forzare il numero delle loro palle perse e provare a capitalizzare le situazioni in transizione con canestri facili. Se riusciremo ad avere concretezza ed avremo percentuali di spessore, limitando anche il loro gioco, allora avremo la concreta opportunità di centrare il bis».
DETTAGLI ULTERIORI Con palla a due nell’impianto di via Pellini a Perugia la sfida tra le umbre e le campobassane prenderà le mosse dalle ore 20 con direzione del match affidata a due fischietti umbri: il perugino Vladislav Doronin e l’orvietano Gianpaolo Fazzino.