Di Cesare Scalabrino
Cogliendo le forti preoccupazioni degli imprenditori agricoli del Basso Molise, dove circa una settimana fa si è verificata, in contrada Macinelle a Larino, la rottura di un adduttore che porta il flusso irriguo dalla diga del Liscione a valle, Coldiretti ieri ha effettuato un sopralluogo nell’area interessata dal guasto. Così il vicepresidente regionale dell’Organizzazione Adamo Spagnoletti ed il direttore regionale Aniello Ascolese si sono recati sul luogo del guasto, dove i tecnici stanno lavorando per ripristinare quanto più rapidamente il flusso irriguo. “Abbiamo ritenuto doveroso – ha affermato il Vicepresidente Spagnoletti – recarci di persona sul posto per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di ripristino dell’adduttore ed abbiamo appreso che nel corso dei rilievi sono state individuate altre quattro rotture”.
Sul posto vi erano anche il dott. Fabio Rastelli, Commissario del Consorzio del Basso Molise che nascerà dalla fusione dei due consorzi di Larino e Termoli, (che sta seguendo personalmente l’evoluzione dei lavori) ed il direttore del consorzio Larinese ing. Beniamino Di Vito, insieme al geometra Giuseppe Di Liello, dello stesso Consorzio.
Pur riconoscendo la tempestività con cui si è affrontata l’emergenza e la sensibilità dimostrata dai responsabili degli Enti direttamente interessati, a partire dal presidente di Molise Acque, dott. Giuseppe Santone (a cui competono i lavori di ripristino) che ha attivato prontamente la propria struttura per gli interventi necessari e dall’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Cavaliere che ha sottolineato l’urgenza di risolvere il problema, Coldiretti denuncia, ancora una volta, la situazione di grave difficoltà in cui è costretto ad operare il Consorzio del Basso Molise. Non va infatti dimenticato che fra i molteplici ruoli dei Consorzi di Bonifica vi sono, oltre alla distribuzione delle acque a prevalente uso irriguo anche la tutela del territorio rurale e la realizzazione di interventi in materia di difesa del suolo; mansioni fondamentali non solo per le attività aziendali, ma anche per le popolazioni che vivono nei territori rurali di loro competenza.
“Con una situazione debitoria di circa 30 milioni di Euro e la mancanza di un Piano di risanamento da noi chiesto più volte, ma mai elaborato – ha ricordato il Direttore Ascolese –, appare difficile che l’Ente consortile possa tornare ad operare in regime ordinario e dunque in maniera efficiente nel breve periodo. Per troppo tempo – gli ha fatto eco il vicepresidente Spagnoletti – l’ente Regione non ha prestato la giusta attenzione ai problemi dei due Consorzi di Bonifica oggi riuniti e questo purtroppo si traduce in un disservizio per le imprese agricole che operano nell’intero comprensorio di competenza con evidenti danni per le aziende che specie in questo periodo, necessitano di acqua per garantire le produzioni di molteplici colture a pieno campo”.
Parliamo di una delle zone agricole più produttive della regione dove insistono coltivazioni di alta qualità e che ormai da anni sta subendo l’aggressione incontrollata del fotovoltaico a terra e dell’eolico selvaggio. Per questo Coldiretti fa nuovamente appello al Presidente Toma affinché la Regione elabori al più presto un Piano di risanamento della situazione debitoria che di fatto paralizza l’attività consortile in modo tale che il nuovo Consorzio del Basso Molise possa dotarsi presto di una dirigenza e ricominciare ad operare in maniera efficiente ed efficace a favore delle aziende agricole e del territorio.