Di Luca Giordano
In questi giorni pasquali nei quali Silvio Berlusconi è stato ricoverato in rianimazione presso l’ospedale San Raffaele di Milano, l’opinione pubblica del paese si è spaccata in due con quelli che volevano che il ‘cavaliere’ tirasse le cuoia e quelli che si sono ritirati in preghiera non accettando il fatto che anche uno come Silvio Berlusconi fosse mortale.
Al centro di polemiche per un tweet ironico e di poco gusto, è finita Daniela Collu, speaker radiofonica, blogger e scrittrice che ha augurato la morte all’imprenditore lombardo, ma che poi ha cancellato poco dopo lo scritto scusandosi con i propri seguaci.
D’altro canto, ci sono i ‘comuni mortali’ che si sono riuniti sotto l’ospedale attaccando manifesti e striscioni di augurio di pronta guarigione che sono sembrati una specie di claque pagata per fare un finto tifo.
Non è comunque di oggi la scoperta che ai tanti ammiratori del cav si contrapponga un folto gruppo di odiatori che forse nei tempi d’oro della politica di chi oggi soffre l’avrà pur votato, mettendo in luce il fatto Che il vero scopo del Berlusca è sempre stato quello di essere sulla bocca di tutti per riuscire a centrare i propri obiettivi con un ‘regno politico’ che dura da oltre un trentennio.