Di Vincenzo Ciccone
UMANA REYER VENEZIA 83
IND FILA LUPE SAN MARTINO DI LUPARI 75
(22-21, 38-35; 72-49)
VENEZIA: Delaere 6, Yasuma, Fassina 7, Shepard 16, Kuier 12; Villa 10, Santucci 10, Cubaj 4, Madera 7, Nicolodi. Ne: Meldere. All.: Mazzon.
SAN MARTINO DI LUPARI: Washington 16, Milazzo 14, Pastrello 15, Kaczmarczyk 4, Dedic 4; James 11, Guarise 9, Arado 2. Ne: Diakhoumpa e Russo. All.: Serventi.
ARBITRI: Maschietto (Treviso), Barbiero (Milano) e Bettini (Ravenna).
NOTE: progressione punteggio: 11-3 (5’), 26-26 (15’), 54-43 (25’), 79-67 (35’).
Continua ad emergere il fattore teste di serie nella giornata dei quarti di finale della Techfind Coppa Italia di A1.
Venezia sfrutta il suo ranking di terza per regolare una San Martino di Lupari che regge sino all’intervallo lungo, salvo ritrovarsi poi col fiato corto di fronte alla maggiore profondità e consistenza delle rotazioni reyerine.
Eppure l’avvio è favorevole a San Martino di Lupari, tuttavia Venezia riesce a reagire anche se l’inerzia continua ad essere dalle parti delle patavine.
Venezia si porta avanti sul 15-13, fuggendo poi sul 22-18.
Le lupe tuttavia dimostrano tanto carattere e chiudono il quarto con un solo punto di gap (22-21).
In avvio di secondo periodo, Venezia prova a dare uno strappo (26-21), ma San Martino di Lupari ha un carattere unico e riesce a dare vita ad un parziale che le porta sul 26-30.
Venezia risale la china e Kuier mette a segno anche una schiacciata in transizione (36-35) che riporta avanti le lagunari capaci di mettere un possesso pieno di margine a loro favore all’altezza dell’intervallo lungo (38-35).
Le lagunari provano a dare un ulteriore strappo nel terzo periodo, ma San Martino di Lupari risponde presente anche se Santucci è pronta nuovamente ad allargare la forbice con le orogranata che arrivano anche a tre possessi pieni di vantaggio.
La tripla di Villa vale il +10 (49-39), margine intorno a cui la truppa di Mazzon riesce a costruire ulteriori sicurezze, volando anche sul +17 (64-47) e planando sul +23 dopo il buzzer-beater di Pan a chiusura del terzo periodo (72-49), particolare che rende l’ultimo quarto quasi una sorta di prolungato regno delle statistiche con spazio per l’ex campobassana Nicolodi.
Il resto è attesa dell’ultima sirena con San Martino che lavora per rendere meno lieve il passivo, portandolo sotto la doppia cifra, intento che riesce appieno perché al suono della sirena, sono solo otto i punti di margine per le lagunari (83-75).