Vittime Innocenti della Mafia: ‘PRESENTI’!!!

Di Vittorio Venditti

Normale Routine

tornando a parlare del solito argomento, la presente è la giornata nella quale si festeggiano le vittime della Mafia che non si capisce bene chi siano, posto che al giorno d’oggi nel cosiddetto ‘mondo civile’ si muoia come o forse più di ieri, generalmente per troppa ‘superficialità’.

Italia

se l’affare ‘coviddi’ si è sgonfiato ed a breve verrà sostituito da qualcosa di più redditizio come la guerra, combattuta da queste parti a colpi di pseudo-fallimenti bancari che strizzeranno esclusivamente i risparmi dei più fessi, c’è ancora chi celebra giornate della memoria, riferite a soggetti ‘scomodi’ che solo per questo motivo sono stati eliminati perché a tutto c’è un limite che se viene superato, la Mafia che non spara, non necessariamente etichettata come tale in ogni senso, inizia a farlo in modalità esiziale.

Ora ci sarà chi si straccerà le vesti e griderà allo scandalo per il fatto che la democrazia permette a chi dovrebbe evitare perché non ‘partecipa’ fattivamente al bene dei soliti pochi, di scrivere certe teorie che per ovvie ragioni vengono normalmente segnate come ‘strampalate’, ma questi benpensanti, sempre di turno, sempre pronti a scrutare la pagliuzza nell’occhio altrui, ipocritamente scansando la trave che alberga nel loro punto di vista che però è inabile a tal importante scopo, comunque giustificato, questa feccia ‘alternativa’ che comunque è parte della razza umana, questi soggetti, scordano volutamente che se si arriva a dichiarare qualcosa permessa è solo per via del fatto che tutto è già ben sistemato, parlando di livelli di potere, (quello vero), catena di comando che non si sognerebbe minimamente di mettersi di traverso di fronte a chi scrive l’ovvio.

Matteo Messina Denaro

Dunque, oggi è un altro di quei giorni che servono a far dire a chi resta imbottigliato nel traffico che tutto ciò accade “per ricordare ‘sta minchia!”, ma a nessuno viene in mente che chi afferma quanto nel virgolettato lo può fare perché a lui e quelli come lui, proprio grazie a tali giornate della memoria, è riservata la tranquilla pensione conquistata a colpi di mitra, bombe ed ogni genere d’intrallazzo permesso innanzitutto da quella cultura che dà la possibilità ai furbi di superare la fila alle poste e poi ripetere il gesto all’ingresso di una camera ardente o com’è accaduto nel recente passato, durante un’elezione presso un ente pubblico perché ‘così è la moda del tempo’. Sì, è così ed il ‘meritato riposo’ che oggi è goduto dal soggetto in foto, offerto senza ritegno da chi poi propone eventi come quello che si festeggia il primo giorno di primavera, è pagato dai soliti noti:

I Fessi Di Cui Sopra Che Oggi Festeggiano.