Di Luca Giordano
(Postilla), Di Vittorio Venditti
Sembra uno scherzo, ma non lo è. Chiunque voglia avere una conversazione in chat (proprio come avviene con Facebook o con WhatsApp) con Padre Pio o con il proprio santo a cui si è più affezionati, adesso può farlo grazie all’Applicazione Prega.Org.
Ovviamente non vi è niente di divino o miracoloso dietro questo nuovo sito, ma è frutto dell’intelligenza artificiale che è capace di leggere i nostri messaggi ed è in grado di rispondere in maniera soddisfacente e in modo azzeccato alle nostre domande o a pensieri che vogliamo rivolgere ad entità superiori.
Tutto molto bello, ma il problema dei nostri dati sensibili è un fattore da non sottovalutare, soprattutto per chi dovesse prendere troppo sul serio quest’applicazione e come in una vera preghiera o confessione, svelare delle questioni private della propria vita o della propria famiglia che potrebbero andare in mani sbagliate e creare problemi alla privacy anche perché prima di entrare in chat si deve dare il consenso obbligatorio alla gestione dei propri dati sensibili.
Quindi fidarsi è bene ma non farlo è meglio, perché questa intelligenza artificiale non ha proprio niente di soprannaturale anche se si sta avvicinando sempre più ad esserlo.
Luca dimentica che per avere corrispondenza con i santi, da tempo immemorabile l’unica vera e soddisfacente applicazione è la bestemmia che proteggendo la privacy a volontà di chi si espone a tal ‘colloquio’, per altro estensibile anche ai ‘Piani Superiori’, lascia gratuitamente davvero soddisfatti.
E Scusate Se E’ Poco!