Di Vittorio Venditti
Sceneggiata Programmata
Esattamente quarantacinque anni or sono, mentre chi scrive, alla veneranda età di dodici anni non ancora compiuti era a godersi la settimana bianca, tutto veniva interrotto dalla notizia che a quell’età lo stesso studentello di scuola media inferiore si aspettava, conoscendo già la politica italiana del tempo che in quel periodo non era certo calma e sopita: era stato sequestrato Aldo Moro dopo l’assassinio della sua scorta, dopo poco, ma già ben programmato nel copione, Morto.
La scuola media frequentata dal vostro cronista, a differenza delle altre, non modificava mai il programma delle annuali gite scolastiche: tutta la scuola, ogni anno, veniva condotta a vivere una settimana bianca tra le montagne del frusinate e la cosa non dispiaceva a chi aspettava quest’inattesa vacanza per cambiare aria nel vero senso della parola ed abbandonare Roma per quel breve periodo.
Il sedici marzo del millenovecentosettantotto era una giornata di sole e sulle piste di Campocatino si poteva scendere con gli slittini oppure oziare sulla neve in quella mattinata che invitava davvero a ciò. Ad un certo punto, erano circa le dieci, il grido al megafono di un insegnante: “Ragazzi, si rientra all’albergo!”, ordine che suscitava mugugni, ma che andava rispettato alla lettera. Arrivati alla base, già il televisore vomitava notizie e commenti sull’accaduto e la cosa aveva incuriosito anche chi scrive che quasi sorridendo, ad un amico di disgrazia, diceva: te lo avevo detto io che capitava qualcosa di pesante! Ora chissà per quanto tempo ne sentiremo parlare!
Mai una profezia del genere è stata più vera: per cinquantacinque giorni si è seguito quanto ormai fa parte della storia, ma già si diceva in quel periodo che Moro era stato eliminato perché dava fastidio.
Oggi non si potrà accendere la radio o il televisore perché facendolo, la costrizione di dover ascoltare l’imperante ipocrisia del falso ricordo farebbe in modo che i dispositivi sopra citati potrebbero tranquillamente venir buttati dalla finestra, dando una valida giustificazione al ricambio dovuto alle modifiche del digitale terrestre. Resta però viva la convinzione che già in età prepuberale condizionava il vostro articolista che ne parlava, ironia della sorte, con un giornalista di sua conoscenza ed entrambi si trovavano in pieno accordo su due cose, la prima consisteva nella costatazione che l’Italia non era libera, l’altra che un fatto così crudele, più che per questa ragione, sarebbe passato alla storia della gente comune come la più grande rottura di zebedèi da somministrare annualmente agli italioti che non potevano ne possono far niente per sottrarsi a tal tortura anche perché denunciare il tutto alla corte dei diritti dell’uomo, visto dove e come questa opera, significherebbe cadere dalla padella nella brace. Lo diceva l’allora corrispondente da Roma della radio ‘Voice of America’ (VOA), ‘La Voce Dell’America’, l’organo ufficiale del governo federale statunitense.
Forse Era Credibile!