Di Luca Giordano
Nessuno può sapere come abbiano fatto a nascere con un giorno di differenza nello stesso mese e nello stesso anno due mostri sacri della musica leggera italiana, come Dalla e Battisti nati rispettivamente il 4 ed il 5 marzo 1943. Forse una congiunzione astrale o uno scherzo del destino che ci ha regalato questi due grandi artisti, nati con lo stesso nome e nel giro di ventiquattrore, Maestri che hanno conosciuto il successo entrambi quasi per caso e per nostra fortuna verrebbe da dire.
Lucio Dalla si è sempre considerato un jazzista e in gioventù non avrebbe mai pensato di diventare uno dei maggiori autori della musica pop nostrana, lui che era abituato a snobbarla. Poi gli incontri con De Gregori e Guccini che lo spinsero a provare la strada delle cosiddette
‘canzonette’, con le quali Dalla ci sapeva veramente fare. Oggi ricordiamo canzoni come ‘Futura’,’Anna e Marco’, ‘L’anno che verrà’ e ‘Caruso’ (che è una tra le canzoni italiane più conosciute all’estero) come vere e proprie opere d’arte nel campo musicale.
Anche Battisti stava per mollare la carriera da cantante, bocciato da molti per la propria voce non proprio pulita tecnicamente parlando e per questo spesse volte scartata dai discografici, quando Lucio Battisti non era ancora quel Lucio che oggi tutti conosciamo. Poi è arrivato il magico incontro con Mogol ed insieme hanno stravolto la musica autoriale italiana, unendo ai testi poetici di Giulio Rapetti (in arte per l’appunto Mogol) alle sfumature musicali che solo Battisti poteva dare. Immortali sono i singoli scritturati assieme come ‘Ancora Tu’, ‘Una donna per Amico’, ‘Si, Viaggiare’ o ‘Emozioni, conosciuti da tutte le generazioni.
Ora che in questo mese di marzo avrebbero compiuto ottant’anni insieme, sono partite molte iniziative a loro dedicate come mostre, libri, film e concerti per non dimenticare due artisti scomparsi troppo presto.