Di Jula Papa
Cittadinanzattiva, AIL Campobasso-Isernia e LILT Campobasso su progressiva riduzione del servizio di radioterapia presso la Gemelli Molise: “Un duro colpo per l’accesso alle cure oncologiche in una regione già priva di Cup unico di Rete oncologica regionale”.
“Ci appelliamo al neo Subcommissario Marco Bonamico”
Da ieri la Gemelli Molise – per effetto del Decreto del Commissario ad Acta n. 1(2023) e del Decreto Commissariale n. 2 (2023) recepito con Provvedimento del Direttore Generale ASREM n.137 del 03/02/23 – inizierà gradualmente a non accettare più pazienti per l’erogazione della Radioterapia, come annunciato dal Presidente della struttura intervenuto al Consiglio Comunale di Campobasso di due giorni fa dedicato esclusivamente al tema sanità. Questo ci fa temere fortemente che i pazienti con malattie onco-ematologiche avranno maggiore difficoltà nell’accesso al servizio di radioterapia. La chiusura di un servizio di questo tipo comporterà un allungamento delle liste d’attesa e una maggiore mobilità sanitaria in uscita, penalizzando ulteriormente i cittadini molisani ed acuendo ancora di più le diseguaglianze.
Il provvedimento infatti si inserisce in un quadro, quello del nostro Molise, nel quale ancora non è stata formalizzata l’attivazione della Rete oncologica regionale, principale strumento per garantire omogeneità nelle procedure e nei percorsi di assistenza e cura per i malati onco-ematologici, né è stato individuato un coordinatore della stessa rete. Una grave mancanza che come Cittadinanzattiva Molise, AIL Campobasso-Isernia e LILT Campobasso abbiamo evidenziato con urgenza alla struttura Commissariale e alla Dirigenza dell’ASREM, già qualche mese fa.
Non da ultimo, ci preme sottolineare che nonostante lo stanziamento di €5.893.860,92 destinati allo specifico obiettivo della digitalizzazione del CUP regionale e all’inserimento nel sistema unico di prenotazione di tutte le aziende pubbliche e private accreditate e delle rispettive agende per l’erogazione dei servizi, compresi la radioterapia, il sistema regionale di gestione delle agende e delle prenotazioni sanitarie, sia di strutture pubbliche che di strutture private, di fatto non esiste.
Le criticità evidenziate sono rafforzate con le disposizioni del Decreto del Commissario ad Acta che possono determinare il rischio davvero di non garantire un tempestivo accesso ai servizi. Per questo, ci appelliamo al neo sub Commissario alla Sanità, Marco Bonamico, affinché metta in atto con urgenza tutti i provvedimenti necessari al fine di garantire, ai pazienti oncologici della nostra regione, il percorso di cura più appropriato, veloce e personalizzato. Inoltre chiediamo di aprire un Tavolo di lavoro per contribuire in materia inclusiva e competente alle future scelte programmatorie.