Di CSV Molise
Il vertice del Centro di servizio ha tracciato un primo bilancio durante un incontro a Barcellona
All’indomani di una giornata particolare, quella del primo anniversario del conflitto russo-ucraino, il presidente della FIODS e del CSV Molise Gianfranco Massaro ha voluto fare il punto sui suoi 12 anni a capo della Federazione internazionale delle organizzazioni di sangue, lasciando emergere i valori solidaristici che sono alla base del proprio percorso complessivo. In particolare, per quanto attiene alla guerra che ha sconvolto il mondo, il presidente Massaro ha posto l’accento sul grande lavoro dei volontari, sia a livello di supporto sia di accoglienza e risoluzione delle tante problematiche che si sono venute a creare sul campo, ma non solo.
«Ho compiuto 12 anni di mandato come presidente della Federazione internazionale organizzazione donatori del sangue e raccontarli significa ripercorrere un tratto importante di vita, rivivere momenti belli e momenti meno entusiasmanti, ricordare le persone e i fatti, tutti insieme hanno contribuito a fare grande la FIODS», questo l’accorato messaggio che il presidente Massaro ha letto a Barcellona, intervenendo al recente meeting internazionale sulla donazione di plasma secondo le direttive dell’Unione Europea, alla presenza dei rappresentanti di 15 Paesi europei.
«Ho cercato in tutti i modi di promuovere in tutti i paesi del mondo la donazione di sangue intero o di emocomponenti, volontaria, periodica, associata non remunerata, anonima e consapevole – ha proseguito il numero uno della FIODS e del CSV Molise -, intesa come valore umanitario universale ed espressione di solidarietà e civismo.
Durante i miei mandati ho incontrato Capi di Stato, Primi Ministri, Ministri, ho ricevuto attestazioni di stima, ma la mia gioia era la realizzazione di poter individuare forme sempre nuove di ampliamento dell’educazione alla solidarietà e alla donazione del sangue. Grazie di cuore a quanti hanno voluto condividere questo percorso».