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CIBO SINTETICO: PROSEGUE LA BATTAGLIA PER IMPEDIRE CHE ARRIVI SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI

Di Cesare Scalabrino

DECRETEREBBE LA FINE DEL SETTORE PRIMARIO
PER IL SOLO SETTORE ZOOTECNICO A RISCHIO IL LAVORO DI 5000 ADDETTI A MONTE E A VALLE DELLA FILIERA

Coldiretti Molise

Mentre prosegue la raccolta firme contro il CIBO SINTETICO ed anche il Comune di Portocannone approva una Delibera di Consiglio contro la produzione la commercializzazione e l’uso di tali alimenti in tutto il Paese, Coldiretti Molise riporta all’attenzione dei cittadini la delicata quanto mai attuale questione del cibo prodotto in laboratorio. Spacciato per ecologico ed eco-sostenibile, il cibo sintetico potrebbe a breve arrivare sulle tavole degli italiani come già sta avvenendo per le farine di grillo o di larve delle farine.

“Il diffondersi del cibo sintetico in Italia – spiega Coldiretti Molise – renderebbe di fatto inutile il lavoro dei nostri agricoltori e allevatori che da millenni forniscono ai cittadini cibi sani e genuini, ottenuti nel rispetto della natura e delle norme che tutelano il benessere animale, decretando, di fatto, la fine dell’intero settore primario. E’ in atto – spiega il Presidente regionale di Coldiretti Molise Claudio Papa – una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing, puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. La sostituzione del cibo naturale, prodotto nei campi e negli allevamenti, con quello creato in laboratorio, ottenuto con la chimica ed i bioreattori – prosegue Papa – mette in pericolo il Made in Italy a tavola a partire proprio dalla Dieta Mediterranea, giudicata universalmente come la migliore soprattutto dal punto di vista della salute dell’organismo”.

Per arginare il concreto pericolo dell’arrivo del cibo sintetico sulle tavole degli italiani, Coldiretti, insieme con Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition, ha lanciato nei mesi scorsi una petizione per chiedere l’approvazione di una Legge nazionale che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia. A supporto di questa petizione Coldiretti Molise ha richiesto anche a tutti i 136 Comuni della regione di approvare delibere di Giunta o di Consiglio per dire NO al cibo sintetico. Ad oggi le firme raccolte in Molise hanno superato il numero di 5.400, mentre sono 30 i Comuni che hanno approvato le delibere richieste dall’Organizzazione, molti altri sono però quelli in procinto di farlo.

L’azione di Coldiretti parte dai presupposti che il cibo sintetico sia prodotto in bioreattori e dunque non salvi l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali e soprattutto è meno efficiente di quelli oggi più performanti. Come se non bastasse poi, la produzione di questo “cibo” limita la libertà dei consumatori e omologa le scelte su di esso; favorisce gli interessi di pochi operatori monopolizzando l’offerta di cibo nel mondo; spezza lo straordinario legame che unisce cibo e natura e da ultimo non aiuta la salute in quanto non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, in quanto l’esperienza maturata è ancora troppo breve e non consente di avere alcuna certezza.

Scendendo poi più nel dettaglio della realtà regionale, Coldiretti Molise è fortemente preoccupata per l’impatto devastante che il latte come pure la carne sintetica avrebbe sulla nostra filiera zootecnica. “Non ci riferiamo – sottolinea il Direttore regionale Aniello Ascolese – solo agli allevatori, ma anche all’industria casearia particolarmente presente in Molise. In regione infatti, è in gioco il destino di 1.200 stalle da latte che producono circa 50mila tonnellate di latte per un valore della filiera lattiero-casearia che si attesta intorno ai 25 milioni di euro, coinvolgendo oltre 5000 addetti a monte a valle della produzione”.

Per tali motivi tutta la nuova Dirigenza, assieme ai componenti delle strutture di Coldiretti Molise è impegnata in questa grande mobilitazione a difesa delle aziende e del cibo sano e genuino. La raccolta sta proseguendo, per questo l’Organizzazione invita tutti i cittadini a firmare la petizione per dire “no al cibo sintetico” recandosi nei mercati di Campagna Amica di Campobasso ed Isernia nei giorni d’apertura, oltre che negli Uffici di Zona Coldiretti presenti in tutta la regione.