Di Luca Giordano
Siamo giunti nel cuore della settimana più mondana ed estrosa del capoluogo meneghino, dove la grande moda si riunisce per svelare le prossime collezioni invernali del 2023.
Non sono solo presenti gli addetti ai lavori come stilisti, modelle o giornalisti di moda in questi giorni frenetici nei quali i grandi brand del settore, tra una sfilata e l’altra, ci ricordano che il loro lavoro frutta lo 0,9% del Pil Nazionale, registrando un giro d’affari di oltre cinquanta miliardi annui (mercato in forte crescita), ma forse quella che cattura veramente l’attenzione è la gente comune o per meglio dire gli appassionati di moda venuti da tutto il mondo per sfoggiare il loro outfit più estroso e a volte quasi ridicolo per cercare di entrare in questo mondo davvero inaccessibile ai tanti.
Siamo stati tra le poche centinaia di fortunati a poter assistere in streaming alla sfilata di Prada, uno degli eventi più sentiti di questa settimana.
L’attesa era ben visibile dalla folla sterminata di appassionati del settore, accorsa in massa al di fuori dei cancelli della Fondazione Prada (sede della sfilata), ognuno armato di bastone da selfie semplicemente per comunicare ai propri follower d’esser presente.
Devo dire che è stato veramente emozionante assistere alla sfilata, alla perfezione calcolata e dedicata ad ogni capo sfoggiato dalle molte modelle e modelli che quasi come in una processione alternavano i vestiti da mostrare al mercato., (vestiti belli e altri molto meno), capi che comunque fanno grande in made in Italy in questa pazza settimana milanese, nella quale tra tutti questi vestiari colorati e fuori dai comuni canoni dell’abbigliamento quotidiano, pare di essere in un grande carnevale, nell’accezione positiva del termine.