Di Vittorio Venditti
Scherzo Di Carnevale!
Se lo è, questo è uno scherzo davvero di cattivo gusto! Si parla di ecologia, ovvero di ecologismo perché è tale e come tutti gli ‘ismi’ anche quello che riguarda la modifica della vita di ogni giorno, imposta alla gente comune che vorrebbe solo vivere normalmente e non essere soggetta ai capricci del potentato di turno, è deleterio e va contrastato in ogni modo.
Si parla per oggi del voler costringere gli utenti ad acquistare automobili costruite su progetti di vent’anni fa, modificate e ristrette al proprio interno per lasciar spazio a motori supplementari, spesso con propulsori termici ridotti di potenza rispetto agli schemi originali, (quindi più inquinanti, soprattutto se usati non su strade piane o ben costruite), schifezze di mezzi di trasporto che oltre ad essere scomodi in nome di una paventata maggior sicurezza, risultano spesso anche inguardabili, oltreché di colori ormai monotoni perché è finito anche il tempo nel quale si potevano osservare sulle strade allegre tinte, spesso nemmeno unite. Si discetta di prodotti provenienti sempre più da fabbriche poste lontano dai paesi d’origine dell’auto tout court, in nome del massimo profitto da raggiungere, magari lasciando senza lavoro coloro cui poi si pretenderebbe di vendere tali surrogati di originali manifatture, automobili che poi non possono venir ricaricate normalmente in tempi decentemente brevi; veicoli che non possono ottenere le normali manutenzioni in ogni parte d’Italia, (per quanto riguarda chi scrive), atteso che le normali officine non siano attrezzate per tal ‘salto di qualità’; macchine et similia che soprattutto costano quanto una casa anche se servono spesso più di quest’ultima, considerato che fruire di mezzi pubblici di trasporto, non necessariamente ad inquinamento zero, (sarebbe sufficiente trovarne), è davvero difficile, calvario che fa ricordare la passione di Cristo, senza una sia pur minima speranza di resurrezione da tal guaio.
Il discorso è stato trattato da queste pagine in diverse occasioni, le più importanti il due Luglio duemiladiciannove e l’undici febbraio duemilaventi, scritti dai quali sono stati presi gli attuali titolo e sottotitolo per riassumere il disagio patito da chi sta combattendo una guerra in nome della personale possibilità di continuare a vivere in un ambiente sporco ed inquinato innanzitutto da chi cerca di poter trarre profitto in ogni modo dalla pazienza di massa, senza ricordare che quanto non investe per la riconversione industriale, dovrà lasciarlo su questa terra che seppur non fosse gravemente inquinata, vedrà a tempo debito la dipartita di cotanti ‘ricchi’, poveri però di quell’intelligenza che non fa comprendere loro che forse gli investimenti che ora negano con inutili, quanto stupidi piagnisdèi, se attuati, farebbero passare alla storia per benefattori questi soggetti che contano quel tanto che chi ha ancora la sola pazienza di non considerarli quanto il due di spade quand’è briscola denari, li tratta di conseguenza, non ritenendo, (chissà ancora per quanto tempo), di fregarsene di regole e regolette, bypassabili se solo l’uomo fosse realmente meno pecora e più leone.
A Domani Per La ‘Casa Green’.