Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Altri Nostri Soldi Spesi Inutilmente?
Quasi tutti a Gambatesa si saranno accorti che durante quest’estate, in prossimità del campo sportivo, l’amministrazione municipale ha fatto installare un piccolo parco giochi, dedicato ai pochi bambini che vivono nel nostro paese.
A mio modesto avviso, l’idea sarebbe ottima, se vista nella prospettiva:
1°: di un prossimo incremento demografico;
2°: di creare un posto di lavoro, visto che, oltre alla regolare manutensione e custodia, si potrebbe installare un chioschetto ove, rispettando tutte le regole vigenti, chi gestisce il parco, potrebbe vendere generi voluttuari dedicati ai piccoli avventori.
Stando alle parole del Sindaco, l’obbiettivo da ragiungere è proprio quello espresso, almeno nel secondo, dei punti di cui sopra.
Qual’è, allora, la ragione per cui parlo di questo parco?
Presto detto.
Ne parlo, innanzitutto per stigmatizzare il comportamento dei “soliti noti”, (parlo dei vandali), che, già da prima dell’inaugurazione del parco stesso, hanno cominciato ad imbrattarlo, buttando in esso ogni genere di loro rifiuto, cartacce, bottiglie di vario tipo ecc.
(Anche se in minima parte, quanto dico è visibile nelle foto).
Poi, perchè a tutto ciò, si è aggiunta l’incuria di chi, pur avendo avuta questa bella idea, l’ha spensieratamente abbandonata a sè stessa, emulando quanto ben cantato dal Grande Fabrizio De André nella canzone ‘don Raffaè’, (scritta da Massimo Bubola ed inserita nell’album ‘le nuvole’, 1990), che in una delle strofe, recita:
“Prima pagina: venti notizie, ventun ingiustizie, lo Stato che fa?
Si costerna, s’indigna, s’impegna, poi getta la spugna con gran dignità…”
Come avrai notato dalle foto, è presente nel nostro parco giochi, una certa quantità d’erba, che non è quella fumata dai “soliti noti” di cui sopra.
A detta del Sindaco, è l’erbetta che, in varie riprese, i cittadini hanno consigliato di seminare, per evitare che i bimbi, giocando e scivolando sulla nuda terra, si sbucciassero e si ferissero, trasformando quel giocare, in farsi inutilmente male.
Giusta, anche questa decisione.
La mia ignoranza caprina, però, mi obbliga a fare una riflessione che, partorita dal mio insignificante cervello, mi costringe a porti una domanda:
In mezzo all’erbetta fatta seminare dal nostro Sindaco, che c’entra la cicoria?
Per caso, anche la verdura è stata seminata per creare un diversivo per i genitori o gli accompagnatori dei piccoli clienti di questo parco?
Sì, perchè si potrebbe permettere a questi genitori, mentre i loro pargoli sono intenti a divertirsi, di unire l’utile al dilettevole, dando loro la possibilità di procurarsi della cicoria, (o verdura simile), fresca, con la quale, una volta tornati a casa, preparare il “pasto ristoratore”, da offrire ai loro bambini, così, da rifocillarli e far loro riaccquistare le energie consumate al parco…
Tornando seri.
Questa mia denuncia, sia di sprone a chi di dovere, per risolvere questo piccolo problema, che. però, la dice lunga sul modus operandi di coloro che, non utilizzando soldi provenienti direttamente dalla propria tasca, trattano queste risorse con troppa leggerezza, mancando di rispetto a chi, magari a prezzo di sacrifici, contribuisce con le proprie tasse, a che si creino queste possibilità.