Di Paolo Panaccione
“È triste pensare alla sorte toccata a tanti, troppi italiani in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia nel corso della seconda guerra mondiale: vittime prima della follia nazionalista e poi, nei decenni successivi, del pregiudizio ideologico che ne ha soffocata la memoria. Una sciagura nazionale sottovalutata e ignorata per anni, diventata finalmente storia condivisa e accettata grazie all’instancabile tenacia degli esuli e dei loro discendenti. Oggi, per fortuna, non è più così. Ma la memoria senza consapevolezza rischia di essere solo vuota retorica. Ecco perché il Giorno del ricordo e la tragedia delle foibe sono pagine di storia che meritano di essere lette per intero.
Per non dimenticare. Mai”.