Di Vittorio Venditti
E Poi Dicono Che Sia Meglio Non Scrivere!
Hanno dimostrato con i fatti che “La Legge E’ Uguale Per Tutti”.
Oggi non parlerò di Gambatesa; non perché non ci sia nulla da dire ma in quanto intendo concentrare il mio farneticare sul fatto che dà da pensare al momento:
E’ giusto o no scrivere su tutto e di tutto?
Ieri, assistendo ai TG, mi sono venuti i conati di vomito, visto che stavano trasmettendo in pompa magna il funerale differito di un assassino dichiarato, l’uomo che per convinzioni instillate in lui a suo tempo, eseguì l’ordine dato dagli amici della vittima, di uccidere Aldo Moro, preso dopo aver assassinati a loro volta gli uomini della scorta, colpevoli probabilmente di far da parata ad un politico e null’altro, visti i risultati.
Prospero Gallinari, brigatista rosso mai pentito delle proprie azioni, è stato ripreso mentre faceva il suo ultimo viaggio e poi, con stomachevole puntualità, è stato intervistato il figlio del povero Domenico Ricci, uno dei componenti della scorta di Moro, al quale è stato chiesto come si sentisse alla vista di tale cerimonia.
Il tutto, è stato proposto dal TG uno, telegiornale che certo non si può definire di ultra sinistra!
Sicuramente il Nostro non poteva rispondere che era tutto bello e felicemente carnascialesco!
Ha infatti detto che l’odierno morto, a suo tempo, uccidendo suo padre, gli aveva cambiata la vita:
In Peggio.
Come già detto in altre occasioni, nel periodo che ha viste in azione le brigate rosse, io ho ritenute le idee della sinistra radicale, quella di allora, il modo di pensare che più si avvicinasse a quanto macinava il mio cervello di adolescente; poi ho modificate le mie idee, visti gli eventi che mi hanno cambiata la vita.
E’ questo il motivo alla base del mio pensare che dire ciò che si pensa sia giusto, al di là di chi ti ascolti, persona che con la propria intelligenza può decidere liberamente e senza costrizioni se approvare o disapprovare, magari dicendo la sua, il tuo modo di pensare.
A proposito poi di quanto ha riguardato il terrorismo di sinistra, fra l’altro ho scritto cosa pensassi di Cesare Battisti, pensiero nel frattempo non mutato, così come non è cambiato il mio giudizio su chi non è stato in grado di assicurarlo alla giustizia.
Andando dunque al nocciolo del problema, a questo punto non posso far altro che ribadire il fatto che scrivere è necessario per avere la possibilità di costruire un contraddittorio, utile alla crescita di chi discute.
Ritengo sempre più inutile e deleterio per il cervello di ogni essere umano, l’accettare supinamente quanto altri vorrebbero imporci, con la scusa di farlo per il nostro bene, quel bene che più che nostro è loro e delle loro tasche, quel bene espresso a parole ma nascosto nei fatti, quel finto bene, in realtà, (e lo si vede dai risultati), Vero male, male che se fosse dichiarato con la sincerità di cui si proclama largamente l’esistenza, potrebbe essere considerato Genuino, quindi da apprezzare, proprio per amore di verità.