Di Luca Giordano
Ora la Supercoppa Italiana sta tornando dalla terra d’Arabia, sull’aereo dell’Inter che l’ha vinta con un secco tre a zero proprio contro i cugini rossoneri del Milan. Negli ultimi anni questo trofeo che è alquanto giovane, (la prima edizione disputata è stata nel 1989), è stato soggetto a critiche per essere stato svenduto e fatto giocare a metà stagione nel lontano medio oriente, posto in cui al giorno d’oggi è possibile racimolare un pò di soldi per il sistema calcistico italiano che è sempre più in default.
La Supercoppa Italiana è nata dall’intuizione di un giornalista sportivo, tale Enzo D’orsi che una sera a cena dal presidente della Sampdoria Paolo Mantovani (quello che ha portato la squadra genovese a vincere lo scudetto nel 1991 ed a sfiorare la Coppa dei Campioni con Vialli e Mancini battuti dal Barcellona solamente in finale), ha proposto di giocare una partita tra la squadra che aveva vinto il campionato e quella che aveva alzato la coppa nazionale sul modello inglese della Community Shield.
Il presidente blucerchiato non ci ha pensato su due volte, contattando subito Silvio Berlusconi, neo campione d’Italia con il quale si è accordato per giocare la prima Supercoppa Italiana proprio a San Siro il 14 giugno 1989, incontro vinto dal Milan per tre a uno.
La tradizione di giocare questa partita non si è più persa nel tempo ed è stata disputata negli stadi più importanti d’Italia da squadre storiche come il Parma di Tanzi, Il Milan di Ancelotti campione d’Europa, la Juventus di Lippi o per dirne ancora un’altra l’Inter del Triplete di Mourinho.
Un trofeo nato per caso, coppa che oggi però sembra molto meno ‘romantica’, vista la lontananza delle sedi nelle quali viene contesa, ma in questi tempi di magra economica per il calcio italico è tutto grasso che cola.