Di Vittorio Venditti
Viaggiando Fra Normali Risultati Di Concorsi E Delibere…
Ormai capodanno è passato, quindi dobbiamo tornare necessariamente a viaggiare su quei terreni impervi ed irti di pericoli, che s’identificano con il nome di “Politica”, quella per intenderci che prevederebbe che alcuni coltivino i propri interessi, senza però che questi vengano adeguatamente spulciati e messi alla berlina, qualora rasentassero o fossero affogati nell’illegalità.
Può capitare così che il viaggiatore avventuriero riceva la maledizione di Montezuma, proprio da chi, non sapendo come fermare chi viaggia, cerca di ucciderlo in tutti i modi.
Ma niente niente,… questi miei detrattori portassero un po’ sfiga?
Non importa; sia pur in versione ridotta noi continuiamo il nostro viaggio, con la solita tenacia ed in attesa di una prossima, sicura guarigione per tornare più combattivi che mai, facendo nomi e cognomi e da quest’anno anche i soprannomi di chi, a nostro parere indovina o sbaglia, insomma: fregandocene di quei poveri illusi, continuando sulla nostra strada, torniamo a dare fastidio, quel fastidio che solo una “voce fuori dal coro” può dare, senza la paura di dover ottemperare a compromessi alcuni, quel fastidio che ha il solo scopo di risvegliare la coscienza di chi, dormendo o fatto dormire alla bisogna, viene defraudato dei propri elementari diritti di vivere la propria vita.
Partiamo dunque dal dire due parole su quel concorso della discordia, da me già ripreso e trattato nel link che ti ho appena proposto.
Trattandosi di argomento che non mi tocca direttamente, senza acquisire il documento ufficiale ma lasciandoti accedere al VERBALE NR. 15, (cosa da farsi entro la prossima decade, pena la rimozione del documento in questione), la tua intelligenza si accorgerà del fatto che quanto da me farneticato lo scorso trenta novembre non poteva non verificarsi.
Va detto e ripetuto che in caso di concorsi, a meno di particolari omissioni, nulla viene modificato, tutto resta così com’è, con calma piatta e senza colpi di scena.
Va detto anche che Lucia Cirelli ha ottenuta un’ulteriore forma di giustizia, atteso che se la sentenza dalla quale è partito questo nostro tornare sull’argomento, fosse inconcludente, il verbale che ti ho appena proposto, dà una conclusione inequivocabile.
Ho parlato però di “concorsi e delibere”, quindi non posso che toccare ora una delibera che da una trentina e più di anni mi sta particolarmente a cuore, non tanto per la parte economica trattata, quanto per la forma di ingiustizia e parzialità che ogni anno scaturisce da questa, come dalle delibere precedenti, proposte da tutte le giunte municipali, di ogni compagine al governo a Gambatesa: nessuna esclusa.
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Leggendo questo documento, troverai che sono stati forniti i soliti “Regali Natalizi” ai nominativi lì proposti, nominativi i cui parenti avrebbero presentata adeguata richiesta.
Dai tempi di cui sopra, è strano ma non ho mai trovato un bando che permettesse di presentare tale richiesta, mentre ho visto quali sono state le destinazioni di questi fondi, quasi sempre assegnati a chi, per varie ragioni, è vicino ad uno, piuttosto che ad un altro dei “santi di Gambatesa”.
Come detto, pur di non scendere a compromessi, nonostante il fatto che io sia disabile al cento per cento, finora mi sono preoccupato poco di far chiedere ai miei questa “assistenza”, anche perché, stando a certo Dire di gente sedicente importante, “questi soldi arrivano già assegnati ai nominativi cui sono destinati”.
Ma perché le “destinazioni” sono quasi sempre le stesse?
Possibile che i parenti di altri disabili, (non ne faccio i nomi per difenderne la dignità personale), non sappiano neppure come agire per acquisire queste somme di danaro?
Da “Voce fuori dal coro”, visto che ho gente da far “incazzare”, a breve inizierò la trafila che dovrà necessariamente portarmi: o, ad ottenere quella somma di danaro, o, a capire perché a me, (così come ad altri disabili di Gambatesa), quella somma non spetti.
Ci sarà da divertirsi!