Di Luca Giordano
Perdere la prima partita del campionato contro una squadra nettamente più debole per poi imboccare la strada giusta che porta fino alla finale di un mondiale è già successo all’Argentina nel 1990, nella prima partita della coppa del mondo che si è tenuta in Italia, per mano di un Camerun che poi è stata la bella rivelazione di quel torneo, un pò come il Marocco in questa edizione.
Quest’anno la prima partita steccata è stata contro L’Arabia Saudita che incredibilmente ha battuto l’Albiceleste facendo salire in cattedra però poi Lionel Messi nel suo ultimo mondiale da calciatore proprio come Diego Armando Maradona che nella finale di Roma del ’90 disse addio ai mondiali in campo.
D’altro canto, in questi giorni gira in rete una foto di Maradona, che con il trofeo mondiale appena vinto (quello del 1986 per intenderci), tiene la mano alzata proprio sotto la bandiera del Qatar dove domenica si terrà la finale.
Tralasciando statistiche e scaramanzie, la vittoria del mondiale sarebbe la ciliegina sulla torta di una carriera fantastica come quella di Messi, ma a sfidare i sogni di gloria dell’Argentina ci sarà la Fortissima Francia (campione in carica), di Mbappè che a soli ventitré anni potrà giocare la sua seconda finale consecutiva, lui che è un predestinato proprio come Messi e che diventerà ‘re’ del calcio mondiale appena la ‘pulce’ si ritirerà dal calcio giocato.