Di Ouday Ramadan
RADIO LADY TOSCANA: L’INTERVISTA
Giornalista: “Mi faccia capire, hanno esagerato il fenomeno rivoluzionario siriano, oppure Assad non è così come lo dipingono? Assad non è forse così agnellino? Telegraficamente. Assad ha dichiarato nell’ultima intervista di accettare elezioni libere in Siria: Secondo Lei lo farà? Ci faccia anche un po’ di cronistoria della crisi siriana.”
Io: La questione è molto semplice. Nell’aprile 2011 mi trovavo a Damasco. Alle 15 ricevetti una telefonata, in cui mi si diceva di recarmi in Piazza degli Omayyadi, per sincerarmi dell’esistenza di una manifestazione milionaria che si stava svolgendo in quel preciso momento, manifestazione nella quale inneggiavano alla caduta di Assad. Il luogo in cui mi trovavo io, in quel momento, distava circa 800 metri da Piazza degli Omayyadi. Mi recai immediatamente in quella piazza, e lì vidi un traffico che circolava normalmente, nel tipico tripudio di clacson. In quello stesso momento, l’emittente televisiva Al Jazeera stava trasmettendo le immagini di una manifestazione svoltasi nello Yemen, spacciandola per la diretta di una manifestazione che si stava svolgendo, in quel momento, in piazza degli Omayyadi a Damasco. Approfittando e sfruttando il fatto che la bandiera dello Yemen é quasi identica a quella siriana, solo é priva delle due stelle verdi. Si tratta di quella stessa emittente Al Jazeera i cui filmati, a migliaia, si possono trovare in rete, filmati in cui si vedono i morti che camminano, e tutti gli altri falsi flag della rivoluzione siriana. Telegraficamente, i mass media occidentali contano più di 800 emittenti televisive, le quali dipingono, dalla mattina alla sera, Assad come un demone assoluto. In Italia i canali Rai, Mediaset, La7, e tutti i mezzi d’informazione, hanno posto la censura, e vietato il contraddittorio sulla crisi siriana. Vietando qualsiasi contraddittorio, non solo quello di coloro che sono a favore di Assad, ma anche di tutti quelli che la pensano esattamente al contrario dei cosiddetti rivoltosi siriani. Eccezione fatta per qualche radio di carattere locale o regionale come la vostra. Il contraddittorio fa paura. Pensate che c’è un giornale italiano, di cui non faccio il nome per non fargli pubblicità (a voi invece lo dico. Le lettere iniziali del suo nome sono La Repubblica), che basa le proprie informazioni sulla Siria su quelle di un certo corrispondente che sta nel Libano, le cui fonti informative sono i piccioni viaggiatori. Questo accadeva quando Homs era in mano ai rivoltosi.
Certo che Assad accetta le elezioni libere. Per Sua informazione, nel 2012 Assad ha indetto le elezioni libere e le ha vinte. Qualcuno mi potrà dire: “Ma forse Assad ha obbligato i cittadini che si trovavano all’interno del territorio siriano con la forza. Può essere. Ma quei 2 milioni di profughi siriani che si trovavano in quel momento tutti in fila indiana davanti all’Ambasciata della Repubblica Araba Siriana in Libano, chi li ha obbligati ad andare a votare per Assad? Tutti in fila per votare, quei siriani inneggiavano ad Assad.
Soltanto il popolo siriano potrà decidere chi sarà il suo Presidente.