Di Luca Giordano
(Audio), Preso Dai Dischi Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet
‘Questa di Marinella è una storia vera, che scivolò nel fiume a primavera…’ Apre con questa strofa, una delle più belle canzoni di Fabrizio De André, portata al successo da una giovanissima Mina nel 1967.
Il significato di questa meravigliosa canzone è per molti sconosciuto, ma oggi, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, assume una forte valenza identificativa che vuole andare a contrastare quella che è ancora una grossa piaga sociale che ogni anno miete vittime (atto chiamato per l’appunto femminicidio).
Tornando alla nascita della canzone, la stessa è stata scritta da un giovanissimo De André che leggendo il quotidiano, aveva trovata in un piccolo trafiletto del giornale la notizia dell’uccisione e dell’abbandono del corpo in un bosco di una giovane prostituta.
Il fatto aveva scosso, (come da lui rivelato in molte interviste), il proprio inconscio, e quasi come a voler ridar vita a quella povera donna aveva iniziato a comporre questa sorta di cantilena amara che è una vera e propria opera d’arte.
Tra l’altro, in questi giorni sono state uccise altre tre prostitute nei quartieri della Roma ‘bene’, per opera di uno squilibrato (o così vuole sembrare agli occhi degli inquirenti), segno che tra le tante parole spese da parte di associazioni, attiviste ed artisti di vario genere c’è ancora tanto lavoro da fare su questo delicato tema.
Riprendo dunque una frase della canzone ‘A te che sei volata in cielo su di una stella’, come omaggio a tutte le donne morte a causa della follia di un uomo.