Ripulirsi La Coscienza Con Il Pallone: Lo Sportwashing E’ Sempre Esistito

Di Luca Giordano

In questi giorni d’avvicinamento al mondiale, si parla sempre più di boicottare la competizione per schierarsi politicamente contro quella che è a tutti gli effetti una dittatura in quel del Qatar. Eppure lo “sforzo” economico di quello Staterello (si va oltre i 220 miliardi spesi rendendolo così il mondiale più costoso della storia), è servito ad impressionare il mondo, sfoggiando stadi appena costruiti e un’organizzazione impeccabile, così da far ancora di più espandere il settore del turismo in quei territori, nascondendo quello che c’è di marcio sotto.

Non è la prima volta che un regime usa lo sport per ripulirsi l’immagine agli occhi del mondo. Per questo è stato coniato il termine ‘Sportwashing’, che sta a significare per l’appunto il miglioramento di reputazione di società o governi, tramite importanti eventi sportivi che vengono ottenuti spesso con illeciti economici (corruzione).

Olimpiadi 1936 Germania Hitler

L’esempio più grande di sportwashing risale alle olimpiadi del 1936, tenutesi nella Germania di Adolf Hitler. Olimpiadi volute dal Fuhrer, per dimostrare al mondo la magnificenza e sopratutto la potenza del Reich, in una Berlino vestita a festa con bandiere naziste messe in ogni dove. Sembra superfluo dire che la Germania si classificò al primo posto nel medagliere con ben 33 ori.

Richiamo al boicottaggio mondiale 78

Nel calcio il Mondiale del 1978 disputato in argentina creò molte polemiche. In quegli anni L’argentina era a tutti gli effetti un regime militare, storia che iniziò due anni prima con un colpo di stato capeggiato da Jorge Videla. Regime spietato con i propri dissidenti che venivano prima presi e torturati e poi fatti letteralmente sparire (da questo deriva l’espressione Desaparecidos).

Mentre il mondo si indignava per quello che stava accadendo in Argentina, i vertici Fifa sedevano in tribuna d’onore con un criminale come Videla.

Corsi e ricorsi storici che rappresentano la fame di potere dell’essere umano che mai si sazierà.