Di Vittorio Venditti
Azione In Politica – Politica In Azione
Se ne è parlato fino alla nausea e fino alla nausea si è consigliato di stare attenti alle facili speranze. Ancora ieri, a proposito del conto che l’italiano medio deve pagare alla malapolitica che non è molto diversa dalla malavita, dall’attuale governo è stato inviato lo stesso segnale che giungeva alle orecchie di chi ha voluto sentire anche nei mesi precedenti alla svolta del venticinque settembre.
si parli di energia, pulita o sporca che sia, in Italia ‘costicchia’ un po’, volendo essere diplomatici. Senza andare lontano, già in Francia si ragiona meglio perché lì sanno come arrangiarsi, mentre nel rotto stivale quest’arte ormai latita anche nel riprendere quell’autarchia tanto vituperata come il periodo che l’ha imposta.
L’incapacità di rendersi autonomi per la produzione di energia, lascia il posto alla capacità di sognare e per questo si arriva a riproporre la rateizzazione delle bollette che secondo chi governa, ‘vanno comunque pagate’.
A questo punto, due sono le cose: o è rincretinito chi scrive e la cosa ci può stare, oppure chi sbandiera queste soluzioni ha una maestria nella truffa che davvero fa scuola. Se infatti arriva una bolletta nel mese uno e questa è di tremila euro rateizzabili ad esempio in tre soluzioni, (si parla pur sempre di aziende perché i privati non vengono attenzionati in questo senso), nei successivi trenta giorni ne arriva una seconda del medesimo importo anch’essa suddivisa in tre tranche ed il terzo mese si vede giungere un ulteriore pagamento di egual misura che va diviso come sopra, già a partire dall’ultimo periodo preso in esame ci si ritroverebbe a dover pagare la terza rata del primo mese, la seconda del periodo due e la prima imposta dagli ultimi trenta giorni, per un totale che equivale ad una delle bollette, più gli interessi che seppur minimi, nel frattempo sono maturati. Considerato che a seguire i mesi continuano a fluire imperterriti, salvo fallimento o più verosimile suicidio, la domanda che sorge ‘spintanea’ si può riassumere nella coscienza o meno di avere un quoziente intellettivo nullo che tradotta in linguaggio popolare significa il chiedersi se chi riceve un tal consiglio sia deficiente fino al punto di accettarlo con tutte le conseguenze annesse e connesse.
Davvero Un Bel risparmio!
Va Considerato Che Il Troppo Stroppia… Ma Questa E’ Un’Altra Storia.