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ALIMENTAZIONE: GRANDE SUCCESSO PER IL PROGETTO DI COLDIRETTI DONNE IMPRESA MOLISE

Di Cesare Scalabrino

LEZIONI PRATICHE PER I BAMBINI DELLE SCUOLE DELLA REGIONE NEI CAMPI E NEGLI AGRITURISMI

Coldiretti Molise

Proseguono con grande successo gli incontri degli alunni delle scuole molisane nelle aziende partecipanti al progetto “La buona e sana alimentazione non ha età”. Nato dalla volontà di Coldiretti Donne Impresa Molise e finanziato dal Gal Molise Verso il 2000, il Progetto mira all’educazione alimentare degli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e degli anziani della regione, riallacciandosi ad un percorso analogo già sperimentato da Coldiretti Donne Impresa Molise che dal mese di maggio 2021, ha incontrato i bambini delle scuole primarie della provincia di Isernia e Campobasso, impegnandosi nel difficile ed affascinante compito di educare i più piccoli alla sana e corretta alimentazione, anche in termini di sostenibilità ambientale.

Il Progetto, partito a maggio di quest’anno, sta coinvolgendo 17 plessi scolastici e 5 circoli anziani con lezioni e dimostrazioni pratiche nelle aziende agricole, agrituristiche ed extragricole aderenti a Coldiretti. Interessante notare come delle 25 aziende coinvolte nel progetto ben 16 sono guidate da donne o hanno come referenti le donne. Nel corso dei laboratori, si stanno tenendo delle attività formative rivolte ai bambini delle scuole, primarie e secondarie, con l’obiettivo di promuovere il consumo e la commercializzazione dei prodotti locali attraverso una campagna educativa dedicata.

“Un Progetto, questo che stiamo portando avanti – spiega Manuela Virtuoso, Responsabile regionale di Coldiretti Donne Impresa – che ci sta regalando grandi soddisfazioni nella consapevolezza di promuovere non solo la buona e sana alimentazione, ma anche il nostro territorio ed il tessuto socio-economico della nostra regione che come ben sappiamo gravita per gran parte attorno all’agroalimentare. Il lavoro di coprogettazione tra aziende ed esperti nell’ambito della nutrizione e della comunicazione – aggiunge la Virtuoso – ha permesso di individuare e articolare obiettivi che impattino sul territorio attraverso logiche di cooperazione, interdisciplinarietà e accrescimento del potenziale di welfare delle aziende agricole”.

Così, nel corso degli incontri, gli alunni delle scuole molisane stanno apprendendo, mediante attività didattico-laboratoriali seguendo il ritmo delle stagioni, una serie di conoscenze legate alla buona e sana alimentazione. Nel dettaglio, le rappresentanti di due aziende agricole locali hanno tenuto incontri nei plessi scolastici di Vinchiaturo, Mirabello, Baranello, Busso, Torella del Sannio e Fossalto dal tema “Il meraviglioso mondo delle api”, l’organizzazione dell’alveare, la storia del miele e le fioriture territoriali mediante laboratori del gusto con i mieli territoriali. Presso un’Azienda agrituristica di Macchia Val Fortore poi, altre tre aziende del ramo hanno tenuto incontri dal tema “I Tratturi e l’arte della caseificazione”. Il tutto si è concretizzato con una visita aziendale ed il racconto dei tratturi molisani, con laboratorio di caseificazione e degustazione delle diverse tipologie di formaggi tipici a partire dalle varie fasi di lavorazione.

Trivento

In un’altra azienda Agricola, stavolta a Trivento, Sabrina Di Pietro di Mafalda e Rosanna De Paola hanno parlato con gli alunni di frutta, verdure e ortaggi e del processo di trasformazione degli stessi in confetture e sottoli. A seguire gli alunni hanno imparato le 7 fasi della produzione dell’olio e dopo una visita nell’orto, i bambini hanno fatto merenda con pane e confettura e pane olio e zucchero. A Riccia, le rappresentanti di altre due aziende agricole hanno tenuto una lezione dal tema “Dal grano alle farine”, spiegando le caratteristiche e le peculiarità dei legumi e delle farine alternative (ceci, fagioli, cicerchia, lenticchie). A seguito della lezione teorica i bambini hanno fatto una passeggiata naturalistico-panoramica visitando i campi e con l’aiuto della cuoca contadina Anna Montuori, hanno appreso come si realizzano la pasta fresca.

La formazione dei bambini ha riguardato anche il mondo delle api, per cui i bambini stessi si sono addentrati nella storia e tradizione dell’apicoltura molisana, imparando il processo produttivo del miele, la flora apistica e le tipicità di miele, propoli e pappa reale. A seguire c’è stato un laboratorio sensoriale del miele.

Infine, a nome di ulteriori due imprese agricole, chi le ha rappresentate, ha parlato ai bambini di ambiente pedoclimatico e vino, spiegando ai piccoli le peculiarità territoriali e le caratteristiche organolettiche del vino giustappunto. Il tutto abbinato alla visita tra i filari e nel laboratorio di trasformazione con degustazione di prodotti locali a base d’uva.

Per consentire una maggiore visibilità al Progetto tutte le attività messe in campo sono state pubblicate anche sulla pagina Facebook “LA BUONA E SANA ALIMENTAZIONE NON HA ETA’”.

“Per i bambini delle scuole primarie – spiega Manuela Virtuoso – abbiamo ritenuto importante la conoscenza dei prodotti alimentari, dei luoghi di produzione, dei loro valori nutrizionali e di come consumarli durante la giornata, attraverso la metodologia dell’imparare facendo; per i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, invece, abbiamo puntato sulla consapevolizzazione delle peculiarità e della qualità dei prodotti alimentari tipici del territorio, attraverso collegamenti tra gli argomenti curriculari e attività esperienziali/laboratori di economia circolare; per i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, ci siamo orientati sull’importanza della preparazione di piatti tipici e salutari, differenziati in base alle esigenze e sull’importanza del racconto del cibo e del loro ruolo nell’essere ambasciatori della cultura del cibo locale e sano; infine, per i circoli anziani che saranno coinvolti a breve, l’obiettivo è stato individuato nella valorizzazione delle antiche ricette e delle lavorazioni tradizionali, attraverso racconti autobiografici e ricerca di immagini e testi che traccino le abitudini alimentari del passato, ricostruiscano il cibo dei ricordi  e contribuiscano alla realizzazione dei piatti della memoria”.