Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Dalla Pagina Facebook Del Comune Di Gambatesa
(Video), Preso Da Internet
Altra Profezia Che Tristemente S’Avvera
A Gambatesa, la fantasia dei locali è così fervida che chi ha l’abitudine di farlo, per dare un senso alla propria vita copia quella altrui.
E’ il caso che viene nascosto da sterili, quanto inutili celebrazioni del passato che senza gloria ne soprattutto onore, ‘impegnano’ soggetti che se avessero realmente volontà nel da fare per poter amministrare il presente e di conseguenza il futuro del borgo da sogno, metterebbero in pratica la loro opera amministrativa con reale efficacia e soprattutto senza inutili orpelli, dispendiosi per la comunità e sinceramente nemmeno a vantaggio di chi se ne fregia. Invece, a margine di tal pavoneggiarsi, da tal modus operandi viene restituita quella voglia di morte che si cerca di esorcizzare nel paesello col risultato che a breve sarà questa e solo questa l’alternativa all’annientamento totale che i ricordati di tutte le guerre hanno combattuto, perdendo sul fronte e non solo, quella vita, vero rimpianto in luoghi così ‘tranquilli’ come Gambatesa giustappunto.
Per inciso: queste foto sono state recuperate dalla pagina fessbook del ‘muinicipio’ che è finalmente stata riattivata dallo scorso ventinove settembre. A margine va notato che sempre da quella mangiatoia c’è chi si ostina a lanciare inviti che siccome sono troppo spesso ripetuti, vuol dire che non fanno breccia in chi evidentemente li legge solo per aumentare il contatore visite del canale telegram di cotanto presepe.
Tornando a quanto proposto negli scatti pietosamente commentati. la cosa paradossale in tutta questa storia sta nell’aver costretta sotto la pioggia di un funereo quattro novembre, quel poco di scolaresca locale a presenziare alla rappresentazione di ciò cui i bambini ‘scesi in campo’ sicuramente non credono e che ricorderanno esclusivamente per l’estemporaneo momento d’abbandono dell’attività scolastica, vera felicità dei pargoli d’ogni tempo e d’ogni dove.
Nel frattempo, l’agonia di un luogo tante volte lamentata e descritta da queste pagine s’avvera e s’aggrava con la quasi sicura chiusura di due dei quattro bar gambatesani per fine anno e l’andare per la stessa via di un terzo locale similare aperto da poco con tanta speranza e molti debiti da onorare per mano di giovani ostinati e per questo sfortunati, fine già anticipata il mese scorso da un negozio di generi alimentari sito al centro del paese, oltre alla già presente diaspora di residenti ed emigranti di ritorno, inarrestabile, ma più che prevedibile emorragia notata da chi scrive sabato scorso di gente che in alternativa al raccogliere le olive, per svagarsi segue i dettami di chi gestisce questa testata e di collaboratori che già nel duemilasedici hanno avuto modo di denunciare il dover andare a passare un po’ del loro tempo di ricreazione nei locali di Tufara, (qui il breve video che attesta quanto si sta scrivendo, proposto da una squadra che nel frattempo ha visto passare nel mondo dei Più il quaranta per cento dei suoi componenti), ricevendo, gli esuli bevitori, per altro una ben più calda accoglienza dai gestori di quegli esercizi e da chi già vi bivaccava, gente del luogo che conoscendo lo snobismo dei gambatesani, compiangeva e lo fa tutt’ora in assoluto rispetto di chi ha prevista la debacle sociale che oggi si sta avverando ai sensi e per effetto dell’incapacità politica e gestionale che nel tempo e da ogni provenienza ideologica ha distrutto il tessuto sociale della vita gambatesana.
Complimenti Per Il Programma… Elettorale.