Comunicato Dello Staff Di Aida Romagnuolo
Il presidio ospedaliero di Larino, come altre realtà ospedaliere della regione, è stato svilito nelle sue attività, non garantendo più concreta assistenza alle comunità dell’area frentana e gravando soprattutto sul nosocomio di Termoli, a sua volta ridimensionato come quello di Isernia, Agnone e Venafro.
“Eppure, soffermandosi sul Basso Molise – ha commentato la consigliera regionale Aida Romagnuolo –, le esigenze della popolazione sono tali per cui bisognerebbe garantire un’assistenza completa, senza doversi recare in altri ospedali difficilmente raggiungibili, considerate le criticità del territorio e la scarsità dei collegamenti. In particolare – ha continuato Romagnuolo –, al Vietri di Larino è stato disattivato, per mancanza di personale, un servizio fondamentale: la camera iperbarica. Ad oggi, però, ci sarebbero medici specializzati in grado di garantire il funzionamento e la riattivazione dello stesso centro. È noto che l’ossigenoterapia iperbarica produce un aumento del flusso ematico cerebrale e diminuisce l’edema, stimola i processi di riparazione dei tessuti lesi, regola i processi infiammatori, ha effetti diretti su alcuni neurotrasmettitori e aumenta il consumo di ossigeno del sistema nervoso centrale. È importante per il trattamento delle patologie periferiche degli arti inferiori su base diabetica, piede diabetico con ulcere cutanee distali e necrosi, per le cosiddette ferite difficili su base distrofica vascolare, avvelenamento da monossido di carbonio, ustioni gravi, anemia severa, malattia da decompressione e tante altre patologie. Pertanto sarebbe indispensabile una sua riattivazione e per questo – ha concluso la consigliera Romagnuolo – ho presentato un ordine del giorno impegnando il presidente del Molise ad un immediato ed urgente interessamento volto alla riattivazione della camera iperbarica al Vietri di Larino”.