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Censimento Permanente = Volgare Profilazione

Di Vittorio Venditti

Come Farli Fessi E Contenti

I corsi e ricorsi della storia ci riportano a quanto accaduto e trattato da queste pagine l’ultima volta nel duemiladiciotto e prima ancora descritto nel duemilaundici dall’allora gambatesaweb. Undici anni fa, nulla accadde a chi, come la famiglia alla quale appartiene il vostro articolista, non volle sottoporsi al prelievo di dati che già allora si diceva venissero lasciati alla mercé di chiunque volesse approfittarne, cosa che leggendo quello scritto si può evincere. Ed oggi?

Il Clistere

Oggi, (quattro anni or sono: NDR), il problema della raccolta dei dati da utilizzare non necessariamente per ragioni lecite è di moda ed anche lo Stato lo ha ben compreso. Perciò, chi va a caccia in questo senso, pur di costringere gli italiani a fornire ciò che questi moderni cacciatori pretendono, facendo passare la cosa come collaborazione, ne ha escogitata una delle sue: Dividere la platea di chi si offre “spintaneamente” (non certo spontaneamente), al gioco in dieci parti, in maniera da ridurre i gruppi di ribelli e perseguirli, subdolamente, ma esclusivamente per mungerne le tasche, altrimenti non raggiungibili. La necessità aguzza l’ingegno e quindi i cacciatori di dati hanno ormai fatto in modo che rompere gli zebedèi agli italiani debba essere essenziale, ma produttivo in tutti i sensi, per cui si è trovato il modo di dar fastidio alla gente praticamente sempre e comunque.

La Soluzione: farli fessi e contenti. Come? Semplice: rispondendo a tutto, senza aggiungere niente ha quanto già sanno; la solita soluzione gattopardesca che i politici utilizzano per governare, noi oggi la usiamo per tenerli a bada. Si può fare, l’importante, come detto, è rispondere a ciò che lo Stato già sa, senza per questo far capire quanto fa parte dei dati sensibili.

Per inciso: la questione ‘censimento’ è appianabile rispetto al problema ‘vaccino’ perché non è invasiva del corpo, ma solo della mente, ben più difficilmente accessibile a chi si vuol tener lontano da sé. La conseguenza tangibile è che non serve nemmeno sacrificare cento euro come per l’affare ‘coviddi’, danaro per altro messo in bilancio con la relativa spesa di commissione, recuperando il tutto mediante la gestione della moneta elettronica che ha permesso lo storno di proventi comunque destinati a chi pretende di multare chi ha avuto il coraggio di difendere la propria salute da ‘infiltrazioni’, legali solo perché lo dice chi crede di poterlo fare impunemente.

Tornando a bomba, quest’anno poi, (tutto si ripete: NDR), la cosa è stata ancora più semplice: è bastato confermare ciò che è già in possesso di chi interroga, tagliando con un bel “no”, là dove con il “sì” si aprivano altre finestrelle, per dire così, conoscitive.

Ciò che rimane più importante, trattandosi di un incontro ravvicinato con lo Stato, è stamparsi la ricevuta di avvenuta compilazione del tentativo di fregatura tout court perché va da sé che fidarsi, in questo caso significhi come minimo accettare che la propria sorte finisca in balia di dilettanti allo sbaraglio che stanno cercando di campare su chi per ottenere tal risultato lavora.

Per diversificare il pezzo di oggi, evidentemente scopiazzato dal precedente di quattro anni a dietro, (verificare sopra per credere), ma passabile per cercar di fregare un buon voto a chi pensa d’insegnare la vita a chi di questa ne sa abbastanza, ecco una curiosità esilarante se non fosse preoccupante: i soggetti che inviano tal questionario, hanno ancora una volta preteso di mandarne copia al padre del vostro cronista che ad ottant’anni suonati, di computer per la gestione online del moderno bidone, ne capisce seriamente se s’intende per tal azione il sapere quanti apparati vengono distrutti da chi scrive durante l’anno, cocci che poi, l’anziano genitore che a suo tempo lavorava in tutt’altro campo, deve assumersi l’onere di conferire alla leccheria locale per la degna sepoltura, dopo l’ovvia estrazione e donazione degli organi interni ancora idonei al riciclaggio, recuperati dai morti in questione. I quattro lettori di questa testata sono ovviamente e sufficientemente intelligenti per comprendere quale sia comunque il livello di verità offerto da risposte date di seconda mano.

Insomma: Siamo in Italia? Ci comportiamo intelligentemente da italiani!