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ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI: RAGGIUNTO IL PRIMO TRAGUARDO, ORA AVANTI TUTTA

Di Jula Papa

Cittadinanzattiva

Nel Disegno di legge delega approvato dal Governo Draghi, recepite numerose proposte del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza. Ora il nuovo Governo apporti i miglioramenti necessari e stanzi i finanziamenti di cui c’è bisogno.

Il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza giudica positivamente l’approvazione della Legge Delega di riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti che conclude un intenso periodo di elaborazione e vede recepite numerose proposte avanzate dalla rete di organizzazioni. Tra queste si segnalano – per quanto riguarda la governance e la regolazione del sistema – l’introduzione del “Sistema Nazionale Assistenza Anziani” (SNA), la riforma e semplificazione delle valutazioni della condizione degli anziani e l’integrazione tra Ambiti e Distretti a livello territoriale.

“Esprimiamo grande soddisfazione per questo risultato e ringraziamo il Governo ed in particolar modo i Ministri Orlando e Speranza che hanno accolto molte delle nostre proposte – dichiarano le organizzazioni del Patto -”.

Rispetto agli interventi, positiva la riforma sulla domiciliarità che prevede la realizzazione d’interventi multiprofessionali (sociali e sanitari) integrati e di durata adeguata nel tempo, come richiesto da tutti i soggetti coinvolti nell’elaborazione del testo. Significativa anche l’introduzione della prestazione universale per la non autosufficienza, proposta dal Patto – come alternativa all’indennità di accompagnamento – graduata in base al bisogno assistenziale e con la possibilità di scelta tra trasferimento monetario e opzione servizi. Positiva anche l’introduzione di specifiche misure rivolte ai caregiver familiari finalizzate a sostenere il miglioramento delle loro condizioni di vita.

Manca invece un progetto per il rafforzamento dei servizi residenziali e si dimostra insufficiente l’attenzione posta alla tutela e alle garanzie per le assistenti familiari, un vuoto che speriamo possa essere colmato dal nuovo Esecutivo.

“È stato così raggiunto il primo traguardo dell’iter della riforma prevista dal PNRR, la cui approvazione finale da parte del Parlamento dovrà avvenire entro marzo 2023. Il testo è una buona base, ma siamo solo all’inizio. Ora si tratta di introdurre i miglioramenti necessari e di stanziare i fondi che servono per dare concretezza alla riforma – concludono le organizzazioni del Patto -”. Queste sono le impegnative sfide che attendono il nuovo Governo e il nuovo Parlamento.

Il Patto raggruppa 52 organizzazioni, la gran parte di quelle della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti nel nostro Paese: rappresentano gli anziani, i loro familiari, i pensionati, gli ordini professionali e i soggetti che offrono servizi. Si tratta della comunità italiana della non autosufficienza, che ha deciso di superare confini, appartenenze e specificità per unirsi.