Attualità: Il Mondiale Che Prende A ‘Calci’ I Diritti Umani

Di Luca Giordano

Manca sempre meno all’inizio del mondiale in Qatar. La massima competizione calcistica per nazionali si svolgerà per la prima volta in inverno, decretando così il vincitore nel mese di dicembre.

Proprio oggi, mentre l’occidente si è indignato verso il regime iraniano per il suo comportamento di arretratezza culturale (secondo il nostro punto di vista) verso le donne che praticamente non hanno nessun tipo di diritto, l’organizzazione del Qatar ha diramato le regole per i tifosi che seguiranno la propria nazionale.

Comportamento da seguire durante il mondiale

Come riporta la tabella dei “comportamenti da seguire” non saranno ammessi omosessuali, né donne scoperte, non si potranno bere alcolici e nemmeno cantare o intonare cori. (Che cazzo ci vanno a fare? NDR). Insomma, l’ospitalità del Qatar è pubblicizzata solo nelle agenzie che stanno organizzando pacchetti viaggio per i sostenitori delle tante nazionali che prenderanno parte alla competizione.

Per non parlare dello sfruttamento del lavoro minorile che è stato massiccio, soprattutto quando i gestori di tal kermesse hanno realizzato che l’operare per la costruzione di questi imperiosi stadi (che poi verranno abbandonati) vere cattedrali nel deserto che iniziamo a intravedere sui social, effimeri monumenti allo spreco completamente costruiti giustappunto nella desolazione del deserto, serviranno a recuperare danaro con sostanziosi interessi, esclusivi per i committenti e nulla più.

Allora bisognerebbe chiedersi, se i diritti valgano per tutti indistintamente o se il dio denaro che ha voluto il mondiale nel lontano Qatar, possa far passare tutto inosservato.