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Il Barile Raschiato

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca

Si Ritorna Al Passato!

L’ormai classifica settimanale che scegliamo per te, composta dalle notizie che mi fanno vergognare di far parte della razza umana, da questa settimana tornerà ad avere un vecchio “cliente” che, nel bene o nel male, fa parlare di sé, quindi che è importante.
Lo troviamo in apertura ad occupare il decimo posto, con ben due articoli che ne mettono in mostra la megalomania, mai sopita, sempre verde.

Torna Berlusconi, nel Pdl scatta la corsa al caro Silvio – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“Arieccolo…con tutta la scorta di lecchini al seguito!
Questa magari è la volta buona per fuggire dall’Italia e cambiare cittadinanza…”.
Commento mio:
Quanti “Emilio Fede”!
Lui ha detto: “Vogliamo vivere”: Senza muovere un dito, la natura lo ha talmente ben accontentato nel riprodursi che ora è necessario un antidoto potente per evitare squilibri nella gestione dell’habitat.
Comunque nell’articolo che fa da pezza d’appoggio si parla di “Zattera di Silvio”:
E se questa, non per cattiveria, ma come per incanto affondasse?
Uno Schettino si trova sempre!
La Stampa – Processo Ruby, Boccassini: “Berlusconi prende tempo per arrivare alle elezioni”.
Commento di Mario:
“Nella corr”Ilda” che si tiene al palazzo di ingiustizia milanese, la “sicaria” in quota ai bolscevichi ha gettato la maschera!”.
Commento mio:
Sai, tu che pazientemente mi leggi, quanto tenga in considerazione giudici, pubblici ministeri, avvocati ed il loro “lavoro”; ti prego pertanto di non considerare lapalissiano il mio voler per forza sparare sulla croce rossa; concedimi questo sfogo come se mi volessi fare un gradito regalo di Natale.
A Milano, (e non solo), ormai siamo arrivati al delirio di onnipotenza.
Evitando di definire chi abbia ragione nel processo di cui al tema, mi preme analizzare le modalità d’azione messe in campo dalle parti in causa.
La difesa, come Legge permette, cerca di evitare che il proprio cliente venga condannato.
L’accusa, in barba ad ogni ritegno, anziché arginare con le proprie argomentazioni quanto proposto dalla difesa, si piange addosso e prova a fare la vittima, come chi, colpito nel segno, tenti di schivare il colpo di grazia, frignando preventivamente.
La chiesa cattolica, con questo modus operandi, riuscendo a coprire anche le proprie malefatte, ci campa da duemila anni; quell’ente pubblico che risponde al nome di Magistratura Italiana, per ragioni non lontane da quelle dell’ente religioso privato sopra menzionato, tenta di operare allo stesso modo per ottenere il medesimo risultato.
Come accade però in questi casi, è un gioco da ragazzi sputtanare (perdonami il francesismo ma non trovo altro termine così calzante), questo stupido modo di agire, atteso che la Legge della vita, prima ancora delle Leggi che regolano una contrapposizione, anche guerresca, dia facoltà ad entrambi i contendenti di creare la possibilità per la Vittoria, senza attendere la naturale sconfitta, maturata con un palese non saper agire.
O Ilda, è come se si volesse negare la superiorità della Juventus, magari cercando di dire che i suoi giocatori dovrebbero fare tutt’altro per il bene del campionato.
Quelli, sono stati pagati profumatamente per vincere!
E te lo dice un interista!
Stesso discorso vale per gli avvocati che difendono Berlusconi: il Nostro, li paga perché lo difendano, a questo punto anche da stupide insinuazioni, partorite, più che da un pubblico ministero, da una donnetta il cui valore equivale a quello di coloro che imparano a fare la calza, magari argomentando sul sesso degli angeli, secondo lo schema a te ben chiaro.

Nona piazza assegnata d’ufficio a chi generalmente in certi uffici entra come persona “raccomandata”:
La Gazzetta del Mezzogiorno.it | Impiegato delle Poste «Mi rifiuto di vendere gratta&vinci: immorale».
Commento di Mario:
“Poste Italiane, è come quelle donne “diversamente appetibili” che si concedono e offrono con più facilità i loro servizi per essere competitive con chi ha mercato.
Dal canto suo, questa dipendente Statale, se può permettersi il lusso di fare la moralista, evidentemente può anche scegliere di starsene a casa dando il suo posto a chi esegue le disposizioni aziendali senza “svendolare” principi putridi di ipocrisia, visto che la sportellista in oggetto, può permettersi levate moraliste solo perché fa parte di quel carrozzone chiamato Pubblica Amministrazione, umanità di parassiti da dove complici i mangiapane a tradimento dei sindacati, si scende solo da pensionati o da prematuramente deceduti”.
Commento mio:
Associandomi a Mario in toto, invito questa dipendente, a continuare a “dipendere”, legando il padrone dove dice il ciuccio.

Ottava posizione a chi ha saputo fare il proprio “dovere” fino in fondo:
L’incubo di Beppe :«Preso a pugni da quella ragazzina» – Corriere Brescia.
Commento di Mario:
“Il “branco” che fa vedere le stelle…”.
Commento mio:
La troppa confidenza è la madre della mala creanza.
Ecco il risultato di quell’educazione basata sul dare a qualsiasi costo, possibilmente con il muro della protezione genitoriale, invece di far capire che la vita è un continuo sacrificarsi, magari sapendo riconoscere i propri limiti, anche nell’amministrare la propria libertà.
Se a ciò aggiungiamo che il far notare questo modus operandi, scatena reazioni anche armate, il gioco è fatto.
Dall’articolo si evince chiaramente l’imbarazzo dell’aggredito, padre di famiglia e probabilmente cultore di quel “Buonismo Paterno”, quasi Fraterno che logicamente non può arrivare a condannare totalmente un simile comportamento.
In tutta questa storia, atteso che io venga da quell’Educazione che non mi permetteva di rientrare a casa avendole prese, pena l’avere il resto con gli interessi, di una cosa sono soddisfatto: vale a dire del fatto che almeno l’aggredito non abbia cambiata idea in corsa, condannando a spada tratta i suoi aggressori.

E’ settimo, quest’episodio tutto “britannico”:
Kate/ Si suicida il centralinista che passò la chiamata dei finti reali – Affaritaliani.it.
Commento Di Marco:
“Che scherzo di pessimo gusto!”.
Commento mio:
Quella donna è caduta in un ingranaggio che l’ha stritolata senza pietà.
Se da una parte il profitto l’ha fatta da padrone, (la radio australiana ha fatto sicuramente guadagni in ascolto e pubblicità sulle spalle di chi governa l’”impero”), dall’altra, non è escluso che l’ingenua centralinista, che poi pare non fosse neanche tale, (certe volte intrigarsi gli affari degli altri è controproducente), trovandosi nella tana del lupo, sia stata da Questo fagocitata.
E chi ci dice poi che si tratti di suicidio?
Secondo me, la nostra si è suicidata alla stregua della principessa Diana quando ebbe quello strano “incidente”…

Al sesto posto qualcosa di tipicamente italico che ci riporta nel peggiore dei modi in patria, ma ci lascia “insultare” le alte sfere di un potere talmente ben sedimentato che non lo distruggerà nemmeno la fine del mondo programmata per i prossimi giorni dai maya:
Province: il taglio non ci sarà, ha vinto la casta.
Commento di Mario:
“Questo provvedimento mantiene in vita anche l’unione delle Province Molisane?
Avete capito finalmente come mai tifo per la MAFIA?
Matteo Messina Denaro del quale spero di festeggiare a gennaio i suoi 4 lustri di latitanza, è per me un idolo perché rappresenta la faccia senza maschera di quella medaglia che dall’altra parte, raffigura lo Stato mascherato da società civile, grande invenzione utile a far campare i dritti grazie a chi non riesce a uscire dal tunnel della moralità e della legalità”.
Commento mio:
In buona parte mi associo e faccio mie le parole di Mario, là dove si mette in risalto la manovra gattopardesca messa in atto per buttare fumo negli occhi ai più.
Siccome però sono più testardo di un mulo, a costo di passare per masochista, ritengo ancora necessario restare nella Legalità, pur ritenendo sempre più giusto adeguarmi intelligentemente allo status quo, magari predisponendo la giusta difesa personale, ormai allegramente negata a tutti da uno Stato sempre più in prossimità del suo collasso.

Quinta piazza, oserei dire marciapiede, per questo “affare” transalpino:
Fa prostituire la sorellina di 17 anni. Le servivano i soldi per un telefonino – Affaritaliani.it.
Commento di Marco:
“Si è comprata il cellulare c’a f..s d’a sòr!”.
Commento mio:
I miei cinque lettori sono persone d’alta intelligenza, ma sono così masochista da desiderare che oggi legga quanto proposto da Marco, qualche “Cristiano” di quelli che io non considero intelligenti, così, per vedere se è ancora capace di dire che a Natale dobbiamo essere tutti più buoni, magari anche con certa gente…

Quarto posto e medaglia di cartone a chi per la propria sorella a maggiori “premure”:
India, sarto decapita la sorella: «Ci ha disonorato» – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“Da buon sarto ha tagliato, ma non credo che possa ricucire…”.
Commento mio:
Per fare un po’ di dietrologia, si potrebbe dire di tutto a corredo di quest’articolo; a me preme di più rimarcare le tante “decapitazioni” del nostro tempo, magari proposte e quasi imposte nella civilissima Gambatesa o solo in Italia, dov’è possibile sentire cose dette da chi poi, magari per ragione del suo Ufficio predica l’esatto contrario.
Purtroppo questi assassini siamo ancora in pochi a condannarli, quei pochi che ob torto collo, ne hanno assaggiata la “Spada”.

Gradino più basso del podio e medaglia di bronzo ad una mamma, (e per fortuna che era la mamma), che sa bene come impartire lezioni di religione, talmente bene che i figli li manda direttamente in Paradiso:
Uccide il figlio perché non impara a memoria il Corano – Affaritaliani.it.
Commento di Marco:
“Io la condannerei alla lapidazione!”.
Commento mio:
La Cultura araba, per certi versi superiore a quella cristiana, ha dati al mondo tanti esempi di studiosi e religiosi lungimiranti.
Non può essere però esente dall’aver dati a più di una civiltà esempi di alta imbecillità: Uno lo hai sotto gli occhi.
Al di là del fatto in sé, leggendo l’articolo dal quale il buon Marco ha tratta la notizia, ti accorgerai degl’innumerevoli errori di battitura non corretti.
Probabilmente tutti quegli strafalcioni stanno a significare che anche il giornalista che ci stava proponendo lo scempio in questione era talmente nervoso che non riusciva ad espettorare tanto schifo.

La medaglia d’argento di questa settimana, se la devono dividere in parecchi; io non riesco a scegliere fra costoro a chi metterla al collo per poi stringere bene la corda: Per far sì che non la perda, è chiaro!
Arrestato il folle della metropolitana di New York. Ma cresce la polemica negli Usa: “Perché fotografare la morte?” – Affaritaliani.it.
Commento di Marco:
“’Ero troppo lontano…’ Vale più una foto che la vita di una persona.
Sto fijo de ‘na m….tta!”.
Commento mio:
Non sappiamo se effettivamente il fotografo fosse troppo lontano per soccorrere quel poveretto buttato sotto al treno.
Sappiamo però che il profitto e l’incapacità di prevedere cose così elementari hanno fatto il resto.
Può accadere che in una stazione qualcuno possa finire sulle rotaie.
A nessuno è venuto in mente che in quei tratti andrebbero posti dei sensori che rilevino eventuali anomalie, come intrusioni sulla strada ferrata, da segnalare tempestivamente ai sistemi di frenatura automatica posti sul treno in arrivo?
E poi, in prossimità di una stazione, si dovrebbe prevedere il rallentamento del convoglio, non, che questo arrivi sparato!
Già questa prima soluzione, unita magari all’aiuto di qualcuno a terra, probabilmente avrebbe salvata la vita all’uomo, morto per cattivo uso della tecnologia, che pure si definisce “Avanzata”.

PAPPARAPAAAAAAA!!!!!!!

Il gradino più alto del nostro podio, questa settimana è artigliato da:
Droga nel monumento a Tommaso. Trovato mezzo chilo di marijuana – Affaritaliani.it.
Commento di Marco:
“Nemmeno da morto lo lasciano in pace…”.
Commento mio:
Come vedi, i monumenti servono a poco per il cittadino onesto, ma a molto per chi “commercia”.
La cosa che mi lascia perplesso consiste nell’assoluta e poca furbizia da parte dei “consumatori”, o quantomeno nell’Autorità che sanno esercitare i “commercianti” del ramo, alla faccia del controllo del territorio che lo Stato vorrebbe far credere di avere.

Meglio che ad uno schifo di notizia del genere io non aggiunga altro.
Non tanto per ciò che potrebbero dire il “Solerte Magistrato” ed altri fannulloni del ramo, quanto per rispetto all’intelligenza di chi legge queste mie farneticazioni, persona già a conoscenza dei fatti e già sufficientemente indignata ed “indignata” per subire anche le mie ovvie deduzioni.