Di Luca Giordano
I grandi sconfitti di queste ultime elezioni sono stati da una parte Enrico Letta (PD) e dall’altra Matteo Salvini (Lega).
Il primo, ovvero Letta, è riuscito nell’impresa di non farsi votare nemmeno nelle grandi “terre rosse” come l’Emilia Romagna e la Toscana, (per l’occasione diventate alleate della destra ed in particolar modo meloniane), tanto da riscuotere il risultato peggiore di sempre della storia del partito democratico. Il buon Enrico però, alla conferenza stampa del post voto si è presentato da dimissionario,ammettendo le proprie colpe e scegliendo così di farsi da parte per farsi sostituire da “un buon rianimatore di partito”.
Al contrario, Matteo Salvini che ha ottenuto uno scarsissimo risultato fermandosi sotto i dieci punti percentuali, da grande attore qual è, ha comunque festeggiato perché facendo parte della coalizione vincente, ha cercato di nascondere una verità assai scomoda di insuccesso sul proprio operato. E’ comunque notizia di poche ore fa che qualcuno nella Lega già sta chiedendo la sua testa, difficile da veder china anche difronte ad una roboante sconfitta.
Insomma, bisogna essere signori anche nell’ammettere le sconfitte ed in questo Letta lo è stato.