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Silenzio Elettorale: L’Appello Di Due Pazzi

Di Mario Ricca
(Audio), Preso Da Internet
(Collaborazione E Premessa), Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Collaboratori Vari

La Democrazia E’ Anche Questo
Non Rendersi Complici Di Questi Malfattori E Disertare Le Urne

Gambatesa, venerdì 23 settembre 2022, ore ventidue. – In un regime realmente libero da ogni ipocrisia, questo scritto avrebbe dovuto vedere la luce domani, ovvero non sarebbe esistito.

Padre Pio

Se quello che il buon Mario definisce ‘delirio’ e ‘farneticazione’ (riportando il tempo al passato), viene pubblicato con qualche ora d’anticipo, non è per omaggiare padre Pio affinché chieda lui l’intercessione verso Chi può cambiare la storia, ne per seguire gente che dopo aver fatto il bello ed il cattivo tempo, ora prova a pentirsi di quanto prodotto: qui un recente esempio proposto su queste pagine e condiviso dal vostro cronista perché a tutti va data la possibilità di redimersi, in particolar modo ai Pentiti, vero motore del giro d’affari che si svolge in quelle bische, neanche tanto clandestine, chiamate tribunali, (qui un precedente resoconto su questo ramo della questione), braccio armato di chi oggi fa la parte ‘angelica’ e falsa come si conviene per già lunedì tirare i conti e comportarsi alla stessa stregua di come si agisce nei confronti del porco il giorno di santo Stefano, luoghi ‘sordi e grigi’ utili a provare a stritolare, (a volte senza riuscirci, anzi, ottenendo l’effetto contrario), chi non vuol sentir ragione di diventare pecora bianca o pesce morto perché chi mostra cotanto Ardire e non vuol seguire la corrente ha la peculiarità d’essere di tutt’altra pasta.

Sora Morte: Attuale Democrazia

Se questo lungo sfogo scritto ‘a quattro zampe’ oggi vede la luce e già domani verrà purtroppo dimenticato nonostante l’opera di chi scrive e gestisce questo grido di dolore, Ardito Volontario che farà di tutto perché ciò accada solo a partire da lunedì prossimo, è dovuto alle malefatte di politici giustappunto, (soggetti che ritenendosi onnipotenti perché impongono ai loro sudditi di ringraziarli un giorno sì e l’altro pure, pena la morte di entrambe le risme di sciacallo), personaggi di assoluta mancanza di gusto di qualsiasi genere che ritengono ancora necessaria una ‘giornata di riflessione’, e perciò pretendono di non tentare il risveglio della coscienza umana che nel frattempo non ha bisogno più del ‘sabato dormiente’, considerata anche la persistente e continuata rottura di zebedèi che ora è giunta a disturbare anche le ferie prese persino da chi è perennemente in vacanza, atteso che la coscienza testé chiamata in causa abbia i nervi a fior di pelle e non dorma più da tempo, cosa che si può notare dalla maggioranza reale dell’elettorato, appartenente al gruppo al quale sia chi scrive, sia il suo collaboratore, scevri da ogni paura di aver ‘assaggiata la mela del peccato originale’, si vantano di appartenere, soprattutto per irridere coloro che ancora oggi, nonostante ogni forma di moderazione, (lecchinaggio), ritengono di doversi appecoronare per ricevere il tozzetto di pane, spesso deteriorato, comunque avanzato dalla tavola di coloro che trattano i propri benefattori come cagnolini, adeguatamente dileggiati da chi ritiene che sia meglio vivere un giorno vero, ma da leoni. Per il resto, dopo le prime quattro foto, La parola passa alla ‘Mina Vagante’, ma l’argomentazione è orgogliosamente acquisita e fatta sua anche da chi gestisce questo scarto di vera e spensierata libertà, tant’è che il Dire di Mario è stato costellato di note di redazione proposte da chi scrive, utili a rincarare la dose del disprezzo più totale per qualcosa che è tale ormai solo sulle burocratiche scartoffie e nulla più.

Lupo Che Prova A Travestirsi Da Pecora

“Chi è abituato a portare la maschera della Falsità, difficilmente riuscirà ad indossare quella della Vergogna”.

Il Vero Sciacallo

“La sicurezza del potere si fonda sull’insicurezza dei cittadini”: (Leonardo Sciascia). È’ stata la prima cosa che mi è venuta in mente quando al cinema stavo vedendo il film Viva la libertà di Roberto Andò con Toni Servillo nel ruolo di protagonista, attore che ha affermato “La paura è la musica della democrazia”, frase che mi ha fatto pensare alla citazione di Sciascia. Altra pietra miliare del film che a mio trascurabile parere è totalmente condivisibile e difficile da confutare è un’ulteriore citazione del protagonista che recita: “Se i politici italiani sono mediocri è perché i loro elettori sono mediocri e se sono ladri, è perché i loro elettori sono ladri o vorrebbero esserlo”, aggiungendo di mio che la politica è figlia del popolo che la legittima col consenso, dal quale eredita virtù e vizi. Secondo me, tra politici ladri e popolo bue, la differenza di comportamento è solo di tipo quantitativo non morale. I politici rubano tanto perché possono; i disgraziati molto meno perché non ne hanno la possibilità.

A Pazzie d’i Cane…

Una perla, quella del capolavoro cinematografico, prosaico manifesto che fotografa pienamente l’italietta da me espettorata nel corso di un recente convivio al quale ho avuto il piacere di partecipare, immagine che ha avuta come risposta da parte di un carissimo amico presente: “L’Italia è una repubblica fondata sull’imbroglio”, assunto che sia stato reso fattuale dalla storia che                come dice Francesco De Gregori, “dà i brividi perché nessuno la può fermare”, nel brano ‘La Storia Siamo Noi’ del 1985 che se riferita al popolo italiettano potrebbe benissimo essere modificata in “La scoria siamo noi”. (Ecco che la storia o scoria, torna su come una peperonata indigesta, ovviamente da rimettere! NDR).

Le Bugie, sono create dagli Invidiosi, Ripetute dai Cretini e Credute dagli Idioti

Qual è quindi l’utilità di andare a eleggere qualcuno che diventerà un problema ulteriore e non sarà mai una soluzione? Il politico non risolve problemi, contribuisce consapevolmente e scientificamente a crearne per potersi poi candidare e illudere il popolo bue di poterli risolvere. La prova fattuale è che i problemi più gravi che affliggono l’Italia sono eterni e si aggravano di legislatura in legislatura. Se questa nazione non è andata a ramengo già da tanti anni è unicamente per i gradi di libertà che le persone hanno avuto nel sottrarsi all’interferenza dello Stato. Questi, i gradi di libertà, disgraziatamente, si vanno assottigliando sempre di più.

Il Clistere

Chiedere a un politico di risolvere i problemi è come impetrare al tumore di auto-curarsi.

Morte Cerebrale

La favola del socialismo reale somministrata nelle menti degli italopitechi, anestetizzate dal catto/comunismo-clerico/fascista di stampo statalista, madre della filosofia collettivista che abbraccia la teoria keynesiana secondo la quale l’individuo può vivere bene solo se tutti attorno a lui stanno bene, dopo l’invenzione di Dio e di tutte le religioni, è la più grande truffa perpetrata ai danni del popolo, al fine di poterlo controllare e rendere lo stesso manovrabile.

Gregge Sul Tratturo

E’ stato fatto credere che bisogna delegare il proprio benessere a entità superiori come Dio e governi per rendere schiavi i sudditi. Io ritengo che ognuno debba essere il benefattore di se stesso e che a nessuno si possa delegare il proprio benessere: (Faber est suae quisque fortunae, «Ciascuno è artefice della propria sorte», ‘Sallustio’, cosa dunque vecchia e più che rodata, cosa ripetuta, cosa che come già detto, domani, anzi lunedì, verrà dimenticata per tornare ‘al pianto e stridore di denti’: NDR). Sono contrario ad andare a votare perché ritengo tal gesto un esercizio collettivo che snatura la mia personalità e mortifica il culto dell’individualismo del quale sono devoto osservante e praticante; azione, il votare, utile quanto il nulla. Chi va ad esercitare questo inutile diritto, sarà complice dei pastori che condurranno consapevolmente questo Paese al macello.

Elezioni, Prima Pacche Sulle Spalle, Dopo Calcio Nel Sedere!

Non trovo nessuna differenza tra le forze politiche in campo che si contendono il trogolo, sono fecce della stessa medaglia che hanno in comune il socialismo. La cultura catto-comunista/clerico-fascista di stampo statalista, si ciba di odio sociale, è ostile nei confronti di chi produce ricchezza, abbraccia la filosofia collettivista e la vorrebbe dominante sull’individualismo. Gli statalisti, preferendo all’“alzati e fai” il “siediti e aspetta”, delegano allo stato, (volutamente in minuscolo in segno di disprezzo espettorato da chi è sul libro paga del leviatano, ma che consapevole di far parte dell’intestino crasso non pretende di avere il monopolio dello squallore), il proprio benessere. Il socialismo reale si fonda su uno stato i cui sudditi devono essere a servizio della collettività, (partecipare: NDR), contrariamente al pragmatismo liberale che è l’esatto contrario. Questa contrapposizione fa si che la politica dell’approfitto portata avanti dal parassitismo statalista, gravi su quella del profitto perseguita dalle classi produttive, costrette con modalità coercitive a mantenere l’apparato pubblico, fonte di inefficienza e corruzione. Un parassitificio, quello della pubblica amministrazione italiana, stasi che produce servizi scadenti, inappetibili a qualsiasi acquirente se fossimo in un’economia di mercato. Sfido chiunque a dirmi se rapportando costi e benefici, qualcuno spontaneamente comprerebbe i servizi prodotti dalla pubblica amministrazione. Non esiste comparto pubblico che sfugge a questo, credo non sia nemmeno opinabile, chi afferma il contrario o è in malafede o ha i prosciutti davanti agli occhi. Lo statalista collettivista va ancora a votare, spesso afferma di sperare, in realtà crede ancora nei politici perché addomesticato, (in seguito all’indottrinamento somministrato dalla scuola di stato), a delegare a terzi il proprio benessere.

Elezioni, Prima Pollice, Dopo Medio Alzato!

Questo retaggio culturale generatore di parassitismo, porta lo statalista a detestare libero mercato, iniziativa individuale, concorrenza, proprietà privata, generatori di ricchezza, imprenditori specialmente se self made man, (costoro sono oggetto di invidia sociale e odio), dai quali pretende però il mantenimento mediante l’estorsione legalizzata chiamata tasse, obbligatorio pizzo che il leviatano acquisisce con la forza, i cui proventi vengono riciclati per finanziare parassitismo welfare e bene comune. Tra gli uomini più ricchi del mondo, abbiamo chi ha reso possibili:

1° acquisti in 24 ore a casa a prezzi più bassi e condizioni più vantaggiose per il consumatore;
2° auto avveniristiche e scoperte scientifiche;
3° bellissimi abiti e oggetti di moda;
4° social network, messaggistica istantanea e video chiamate che ci tengono in contatto;
5° ottime soluzioni di investimento.

Tutto il benessere di cui il mondo gode, lo deve al mercato, al talento di individui finanziato da privati. I politici invece, spesso sono incapaci, (criminali perché consapevoli di esserlo, occupando posti che sarebbero riservati a gente competente), arroganti e presuntuosi. Hai tanto odiati ricchi dobbiamo il miglioramento delle nostre esistenze: cosa va ascritto come merito invece ai politici di tutti i colori, (visto che destra, centro e sinistra sono fecce della stessa medaglia) e perché si continua a votare? Peggio degli eletti, ci sono gli elettori che legittimano i primi col consenso.

Sapienza, (Civetta Di Minerva O Atena)

Al moralistame tanto destrorso quanto sinistrato, (per intenderci quelli che ‘lo stato siamo noi’), agglomerato di soggetti che non mi ritiene credibile perché parte dell’intestino crasso, rispondo che se quest’insieme riconoscesse senza paraocchi ideologici e sopratutto senza aderire ai protocolli ipocriti d’estetica sociale e politicamente corretto, di essere fango e al disotto di ogni sospetto quanto il sottoscritto, eviterei di sentirmi superiore a questa razza di bipedi. A chi mi accusa di onestà intellettuale, rispondo che la mia non è patetica onestà istintiva, ma riflessiva strafottenza di chi ha acquisiti negli anni, fondamentali di vario genere per poter permettersi di non doverla nascondere.

Gel Igienizzante Ponzio Pilato

In conclusione: l’invito è quello di non rendersi complici di questi malfattori e disertare le urne.

Italiani, Vi Aspettiamo Alle Urne!

Anche Perché C’E’ Già Chi ‘Pazientemente’ Aspetta.