Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Donato Codianni E Fu Salvatore Di Maria
Gasolone, Alzati E Cammina!
Sicurezza Sul Lavoro: Tu, Puoi Anche Morire. “Ora Ho ‘Delegato’ Per Non Venir Processata.
In Fatto Di Morti: Non C’E’ Due Senza Tre?
La politica, specialmente sotto elezioni, fa veri miracoli. Chi, da soli tre mesi ha la costrizione di dover spingere un cassonetto per recuperare i rifiuti nel centro storico, giusta e tardiva pena per aver rubato tal lavoro, oggi si ribella e prova ad imporre condizioni che in uno Stato realmente civile andrebbero risolte in ben altro modo.
Bisogna però correre ai ripari: mica può andare avanti così per cinque anni!
I pivellini, si sa, volendo esser visibili, diventano megalomani. A Gambatesa poi, visto il connubio con la sezione locale di santa romana Chiesa, ormai chi non conta perché non canta e se lo fa copia, arriva al punto di sentirsi Gesù Cristo per ritenersi in dovere di far ‘miracoli’.
E’ in quest’ottica che per darsi arie, c’è chi riesce a far risorgere qualcosa che a suo tempo sarebbe dovuta passare a miglior vita, avendo dato anche più del dovuto già allora.
Si tratta del camioncino che è servito nel borgo da sogno per diversi lustri alla raccolta dei rifiuti nel centro storico, laddove è difficile che possa entrare un normale automezzo addetto alla nettezza urbana.
Del gasolone, così si chiama il veicolo, questa testata se ne è occupata più d’una volta e tutto è stato trattato anche su altre voci locali, quando chi scrive ha voluto operare su quelle pagine.
Già prima del duemiladieci, la situazione per la gestione di quel trabiccolo era senza speranza e se tutto è stato mantenuto in vita, è solo per via del fatto che i primi a delinquere, a tutti i livelli, sono coloro che poi tentano d’imporre le Leggi al Prossimo che ovviamente, quando e come può, se ne frega di queste scartoffie, già dileggiate proprio da chi le redige o le dovrebbe far rispettare, operando in tal senso in primis.
Qui le foto che furono scattate da chi, ob torto collo, dovette lavorare nelle vicinanze di quel rottame che con la modica cifra di circa centottanta euro per una lavata di faccia, dopo più di sei anni dal precedente fermo, oggi viene riesumato perché non correttamente a suo tempo buttato, cosa leggibile nero su bianco in quest’ultima determina, regolarmente cliccabile da chi non volesse ‘credere’.
Come anticipato sopra, tra le innumerevoli volte che gambatesaweb, oggi gambatesanews, ha denunciata tal agonia, c’è stata questa, datata 27 Maggio 2011. Nell’occasione tra l’altro è stato scritto: ‘… Proprio ieri mattina, il Nostro Impiegato Municipale ha quasi avuto uno scontro con gli spazzini, per acquisire il controllo del camioncino utilizzato per la raccolta della spazzatura nel centro storico, il Famigerato: “gasolone”. Te lo Ricordi? Quel camioncino che per essere frenato, fino a qualche tempo fa si era dotato di una pietra da porre sotto una delle ruote anteriori! Quel camioncino che giusto un anno fa, (l’episodio è accaduto ad aprile duemiladieci: NDR), decise anarchicamente di sfrenarsi in Corso Roma … fece i danni che in parecchi ancora ricordano. Insomma: Quel camioncino che unitamente all’autocompattatore principale, (poi venduto: ndr), in uno Stato che costringe il comune cittadino a radiare dal P. R. A. una macchina magari ancora in buono stato di vita, dovrebbe prendere proprio la “Rotta Giusta”, verso il comune punto di autodemolizione. …’
cambiata la compagine di governo del paesello, dopo varie vicissitudini ed un migliaio di scatti che opportunisticamente sono serviti a trattenere a lavoro chi ha poi dovuto subire il programmato licenziamento per far posto a coloro che oggi hanno bisogno di cadaveri per compagnia, ecco come si è modificata la situazione: Gambatesa: Sembra Che Noi Serviamo A Qualcosa!, è quanto si è arrivato a dire il 16 Luglio 2016, quando l’insistenza di chi tra l’altro ha denunciate le condizioni da terzo mondo sotto le quali erano costretti a lavorare gli allora operatori ecologici, si è deciso di porre a riposo il rottame che oggi, dopo sei anni d’inattività ed ogni pressa che ha rifiutata la sepoltura di tal obbrobrio, riprenderà a camminare per le strade di Gambatesa, chissà quanto benevolmente protetto anche dalle forze dell’ordine di ogni per l’appunto ordine, ma soprattutto grado che dovrebbero evitare il ripristino di un tale pericolo pubblico che non verrà dimenticato, secondo le speranze di soggetti che per questo motivo avrebbero vista di buon occhio e soprattutto mediante ‘naso’ la cessazione eterna di quanto prodotto da questa voce che comunque avverte e grida, seppur nel deserto. Quel giorno d’estate di sei anni fa, nell’articolo sopra linkato, a proposito del comunque più nuovo camioncino, è stato proposto questo periodo: ‘… Non è il massimo perché questo camioncino ha comunque quattordici anni di vita sulle spalle (l’articolo è di metà luglio duemilasedici: NDR) e se vivessimo in un paese civile, da quattro anni dovrebbe esser stato rottamato; c’importa poco però, atteso che il mezzo sia stato revisionato nell’aprile duemilasedici (come visto dal foglio di circolazione) e che questo veicolo sia decisamente più nuovo ed a prima vista più sicuro del camioncino precedente, mezzo che più che servire a raccogliere l’immondizia, alla prima occasione andrebbe buttato unitamente al suo carico e che speriamo venga tolto dalla circolazione, evitando così a seguire un accanimento terapeutico che il meccanico addetto alla locale manutenzione del parco circolante di proprietà del municipio, è costretto a somministrare, nonostante la volontà divina che prevederebbe una naturale dipartita di quel dispositivo che è un morto che cammina. …’. Nel frattempo è cambiato il meccanico…
sicurezza sul lavoro, qualcosa della quale si dovrebbe occupare un sindacato che a Gambatesa dispone nel locale ‘muinicipio’ di una consulente davvero amica dell’amica di chi si ritiene in amicizia di queste due e di altri loro complici.
In paese, il lavoro di spazzino non porta proprio bene a chi lo desidera, magari ‘litigandoselo’ con la concorrenza. Dal tempo dell’agognata rottamazione di ciò che si sta resuscitando, c’è stato un morto derivato dall’aver perso per calcolo politico quell’impiego ed un altro, ucciso dalla cupidigia di chi in tanti anni ha pensato di avere in seno al ‘muinicipio’, più che dei lavoratori, schiavi a proprio personale servizio, cosa da negare poi in tribunale per provare a trovare un accordo con quella casta togata della quale i cittadini comuni non devono fidarsi per la salvaguardia della loro stessa vita.
Insomma, Per La Moria Degli Spazzini Di Gambatesa: Non C’E’ Due Senza Tre?