Di Cesare Scalabrino
L’ORGANIZZAZIONE SI RIVOLGE INDISTINTAMENTE A TUTTI I CANDITATI ALLE PROSSIME POLITICHE
“La capacità di resilienza e rinascita delle nostre aziende agricole e zootecniche dipenderà dalle misure rapide e concrete che verranno messe in campo dalla nuova classe politica che scaturirà dal verdetto delle urne dopo il 25 settembre”. Questa la prima considerazione venuta fuori nel corso della riunione che il Delegato confederale, Giuseppe Spinelli, ed il Direttore regionale, Aniello Ascolese, hanno tenuto nella sede di Coldiretti Molise a Campobasso, con tutti i Segretari di Zona degli Uffici delle due provincie di Campobasso ed Isernia per programmare le attività organizzative dopo la breve pausa estiva ed approfondire le principali tematiche agricole del territorio, in vista delle prossime elezioni politiche 2022.
Nel corso dell’incontro, il Delegato confederale Spinelli ha evidenziato come la Coldiretti “attende l’esito delle elezioni con grande interesse, perché la politica può incidere in modo importante, in questo particolare momento storico caratterizzato da più crisi sovrapposte, quali la pandemia da Covid19, l’aumento insostenibile dei costi di produzione, la carenza di certezze sugli approvvigionamenti energetici, il conflitto in Ucraina e da ultima la siccità; problematiche che tutte insieme mettono a serio rischio la tenuta economica delle imprese agricole e la stessa stabilità sociale nel Paese, come anche della nostra regione”.
Scendendo più nel dettaglio dei rincari che le aziende sono costrette a subire non va dimenticato che gli aumenti riguardano l’intera filiera del cibo e per il settore agricolo questi si concretizzano in un +170% del costo per i concimi, +90% per quello dei mangimi e +129% per il gasolio agricolo, solo per citarne alcuni.
“Partendo da questi numeri – ha evidenziato Giuseppe Spinelli – Coldiretti invita tutti i candidati, appartenenti ad ogni schieramento, a valutare il fatto che nelle campagne italiane più di un’azienda agricola su dieci (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività, ma ben oltre un terzo del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, stando ai dati Crea”.
Dunque per affrontare al meglio e nella maniera più efficace possibile la crisi in atto, “Coldiretti – ha proseguito il Direttore Ascolese – ha elaborato cinque priorità per i primi cento giorni di governo, contenute nel manifesto politico approvato nel corso dell’ultima Assemblea Nazionale il 28 luglio scorso; cinque priorità che si concretizzano in cinque proposte: la difesa dell’agricoltura italiana con l’istituzione del Ministero dell’Agroalimentare; in Europa un NO deciso al nutriscore, al cibo sintetico, al trattato Mercosur e un SI altrettanto fermo all’origine in etichetta, alla sostenibilità ed alla ricerca; il PNRR deve poter rappresentare la chiave per la sovranità alimentare, energetica e logistica del nostro Paese; stop ai cinghiali, difendendo i cittadini e l’agricoltura ed infine la creazione di un Piano invasi che garantisca acqua ed energia sostenibile per l’Italia. Auspichiamo quindi – ha concluso Ascolese – che tutti i candidati possano condividere i temi da noi proposti pensando al futuro anche della nostra regione e per questo li invitiamo a sottoscrivere formalmente i 5 punti del manifesto”.