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Armarsi Non Sia Più Un Tabù

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca

Solidarietà A Chi Si Difende

Spara e uccide un ladro che stava rubando nel negozio – Corriere Bergamo.

“Vediamo se ho capito qualcosa leggendo questo articolo.
Dipendenti di uno Stato parassita pagati con il frutto dell’estorsione legalizzata imposta ai cittadini dall’egemonia culturale anti liberale che vige in questo Paese, che utilizzano a loro volta risorse provenienti dalla stessa fonte per attenzionare chi, è stato costretto a difendersi perché quegli stessi apparati che attualmente lo indagano ora non sono riusciti a proteggerlo prima e a tutelare lui, la sua famiglia e i suoi beni!

Ho interpretato male questo fatto di cronaca?”

No Mario, a mio parere lo hai interpretato benissimo!

Da tempo vado farneticando che sia giusto, oltreché necessario provvedere a supplire privatamente nei servizi che, derivanti dalle tasse che ognuno di noi paga, ci vengono allegramente negati da uno Stato ormai più criminale della sua controparte, quella criminalità – organizzata – meglio di chi ci deve proteggere per contratto.

Tempo a dietro non ho dato più di tanto peso ai retroscena di una rapina perpetrata a Campobasso ai danni di un gioielliere, ciò, perché ho reputata insufficiente e parzialmente vigliacca la reazione del rapinato che invece di tirare sull’uomo, (anzi, in questo caso, per ragioni di pari opportunità, devo dire sulla donna), ha messa a rischio la vita di altre persone innocenti e non ha finito il lavoro per il quale la pistola è nata, dopo aver sperimentato direttamente quanto sarebbe potuto succedere a lui se avesse reagito all’interno del suo negozio.

Potrei dire tanto su questo, ma al momento m’interessa esprimere la solidarietà a quell’imprenditore che, suo malgrado, ha dovuto sopperire al lavoro che altri avrebbero dovuto fare, non tanto per uccidere il ladro, quanto, per far sì che quest’ultimo non avesse la possibilità di compiere il proprio “Lavoro”.

Ho già farneticato del fatto che le forze dell’ordine, se pure ci volessero difendere, vengano costantemente poste in condizione di non farlo, da una politica dissennata che all’italiana, pretenderebbe la loro azione a mani nude, verso la “controparte” sicuramente ben organizzata, che non vince su tutti i fronti, semplicemente perché questo non è il suo reale obiettivo.
Ribadisco quindi, che la migliore, oltreché più rapida ed economica soluzione, sia quella di provvedere con le proprie forze, a ristabilire il giusto principio secondo il quale sia ovvio difendere la propria vita, quella dei propri cari ed in fine i propri averi, non tanto dall’attacco di ladri e truffatori, quanto più verosimilmente da una moda secondo la quale sia un crimine difendersi, moda diventata Legge e ben attuata da uno Stato che sa agire non in favore di chi onestamente lo compone, ma in aiuto di chi in questi casi, quasi sempre è il vincitore.

Però a volte accade che nella Corrida vinca il Toro!
Quel gigante che a tutto pensa, meno che a combattere quella stupida battaglia che lo vede per forza vittima.

Gambatesaweb, (e non può essere diversamente), tifa per il Toro e se è possibile è ben felice di emularlo, alla faccia del benpensante di turno che utilizzando toni moralistici, parla di qualcosa che non ha patito, affrettandosi ovviamente a cambiare tono e pensiero, qualora diventi egli stesso obbiettivo del male che stiamo trattando.

Sia chiaro:
Io non sono per l’omicidio, ma non sono neppure per il lassismo.
Chi uccide, se non sadico, generalmente lo fa perché è l’ultima chance che ha prima di subire la stessa sorte, quindi è uno sconfitto; allo stesso modo è sconfitto chi debba patire l’altrui disinteresse per i casi propri.
A questo punto, non essendo presente una terza via bisogna scegliere e se non si è masochisti, si sceglierà il male minore.
Per altro, un mio carissimo amico spesso mi ripete:
“Meglio uno schifo di processo che un ottimo funerale”.
A costui ormai rispondo che allo stato attuale, vedo difficile che possa esistere un’autorità in grado di processare chi, proprio per mancanza di tale ente, è costretto a far da sé.

Sono solidale con le forze dell’ordine, perché come più volte detto, agiscono con la prospettiva di veder inficiato il proprio lavoro, e con la sicurezza di ricevere una vergogna di stipendio.
Sono altresì assolutamente contro il lassismo ed il vergognoso moralismo di chi, non avendo più potere reale, si permette di pensare di crearsene un po’, aggiungendo problemi a chi lavora onestamente, cercando di far passare dei principi che non stanno ne in cielo ne in terra, principi che grazie a Dio, anche nei piccoli borghi, non sono il solo a propugnare, vista la quantità di armi che è possibile reperire, e che speriamo non serva, ma che deve sempre più diventare una costante nella vita di chi sa bene che se vuole stare tranquillo deve prepararsi comunque alla battaglia.

E quest’ultimo “Dire” è proferito da chi è stato ed è tutt’ora più importante di me.