Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Marco Frosali
A ‘Mezzo Servizio’
Se c’è da comunicare qualcosa di positivo portato a termine da chi non serve e non fa niente per natura, il tutto va comunque divulgato e di ciò va anche comunicata la giusta soddisfazione, nonostante questa bella notizia derivi dall’avvenuta morte di chi ritenne tal melodia un fastidio e ne fece spegnere i battiti più d’un quarto di secolo fa, a vantaggio del dire che seppur a caldo e liberatorio trapasso, lo spettacolo della vita deve andare avanti. Almeno da ieri pomeriggio, a Gambatesa è tornato il periodico rintocco dell’orologio comunale che insieme a quello della chiesa madre e prima ancora a quanto è stato distrutto in Vicolo Orologio giustappunto, per secoli ha data l’ora, più o meno esatta, a coloro che se Dio ha voluto, sapevano almeno contare fino a dodici e distinguere i quarti d’ora, meraviglia, l’orologio comunale, viva ancora nella maggior parte dei borghi, quando non addirittura nelle grandi città.
Della novità, chi scrive si è accorto ieri pomeriggio verso le tre e mezza, quando ha potuto udire a sorpresa i rintocchi che oltre alle ore battevano anche la mezz’ora con il secondo martelletto a tono più basso che dava anche i quarti, uno per il momento nel quale la lancetta lunga tocca il tre, due nell’attimo in cui si giunge a metà corsa sul sei e tre per significare che l’asse più lungo che segna i minuti è arrivato sul nove del quadrante. A seguire, la mezz’ora e soprattutto i mai sentiti quarti, sono spariti. ecco in audio le ore sette pomeridiane e soprattutto la campana che avvisa della chiusura della giornata, dalla quale si evince che evidentemente il martelletto che batte i colpi a tono più basso si è guastato e va ripristinato, magari con calma, ma va fatto ripartire per tornare a colpire il bersaglio che ora si sente battuto a vuoto.
Detto dell’orologio comunale che va rimesso in funzione anche con i quarti d’ora, si attende che venga riavviato anche lo stesso dispositivo posto sul campanile della chiesa madre che con un minuto di ritardo rispetto al precedente, meno di mezzo secolo fa, annunciava lo stesso messaggio ai gambatesani, suono che a mezzogiorno veniva interrotto dalla campana grossa e proponeva un bel sentire combinato con l’omologa di metà giornata, (a ‘nging-’ngang in dialetto arcaico locale), melodia emessa dal contrasto dei due martelletti battenti l’orologio municipale, davvero un bell’udire tra i frastuoni che oggi infestano anche Gambatesa, per il resto più che morente nella sua disarmante tranquillità.
Non Importa Poi Se Tal Serie Di Rintocchi Parta Normalmente Anche A Mezzanotte!
E’ Appena Successo!
Ce La Faranno Dal ‘Muinicipio’ A ‘Partecipare’ Compiutamente A Questo Bel Revival?