Di Domenico Lanciano
Esce da Rizzoli sulla Napoli dei quartieri il terzo romanzo del calabrese Leonardo Mastìa.
Da martedì sei settembre sarà disponibile nelle principali librerie e nel web il terzo romanzo dello scrittore calabrese Leonardo Mastìa, edito da RCS (Rizzoli Corriere della Sera) di Milano con il marchio “Cairo”.
In 247 pagine, con il consueto stile scarno ed essenziale, ma ricco di emozioni e di valori, l’Autore narra la storia di Terenzio, un giovane carabiniere che proveniente dalla Sila, si ambienta facilmente nella Napoli dei quartieri popolari del centro storico e vi resta fino al pensionamento. Nei suoi intensi decenni di lavoro investigativo, Terenzio ha modo di conoscere non soltanto personaggi ed ambienti criminali, ma anche “la grande bellezza” della città e dell’anima generosa del popolo napoletano. In particolare, il carabiniere è colpito dalla storia umana di don Mimì, un piccolo truffatore bonario ed altruista che però finisce in carcere come un vero camorrista, vedendo così disgregare la propria famiglia che era umile, ma felice. Terenzio, in uno dei suoi primi incarichi, fa parte della squadra che lo arresta. Caso ha poi voluto che, nell’ultima operazione prima di andare in pensione, il carabiniere, nell’evacuazione di una casa di riposo dove avvenivano troppi maltrattamenti su anziani e disabili, ritrova proprio don Mimì, ormai invecchiato e tanto malato, incontro fortuito che porta quasi alla riconciliazione tra i due, a dimostrazione del fatto che a volte la cosiddetta “Giustizia” può prendere dolorosi abbagli.
Così, protagonisti del romanzo, oltre a Terenzio e a don Mimì (ognuno con un proprio ìntimo e forte tarlo nell’anima), c’è la Napoli più classica, più bella, segreta e ricca di umanità … e il Fato cui la città si affida. E’ dunque il destino che alla fine diventa “il sole d’argento” che rende opaca la vita. Sembra proprio qui la stranezza. Nella città resa celebre nel modo soprattutto per la canzone ‘O sole mio che più splendente e dorato non si può, convive un opaco ed insospettabile “sole d’argento”. Perché? Ce lo spiega l’Autore: “Perché la storia che racconto, la trama, la città, gli stessi personaggi, appaiono in un guado di luce che non è mai troppo chiaro e luminoso, né mai completamente buio. D’altra parte e in prevalenza, questa è proprio l’esistenza di ognuno di noi che scorre neghittosa, indolente, appunto sotto un ‘sole d’argento’.
Leonardo Mastìa è nativo di Campana, noto come paese dei giganti di pietra, nella pre-Sila jonica della provincia di Cosenza. Trasferitosi da ragazzo con la famiglia genitoriale a Salerno e laureatosi in giurisprudenza, svolge la professione di avvocato penalista. Dal 1996 al 2004, Mastia ha fatto parte del direttivo della Camera Penale salernitana ed è stato successivamente eletto Presidente del Collegio dei probiviri nell’anno 2008. L’autore ha al suo attivo altri due romanzi: ‘Il Viale degli Angeli (Boulevard Sérurier)’ Editore Guida – Napoli 2011 (296 pagine) e ‘Nebbie’ NPE – Nicola Pesce Editore – Lucca 2017 (206 pagine).
Nel primo, autobiografico, racconta la tristissima vicenda di Antonio, il figlioletto che ha combattuto una lunga, dolorosa, tenace, ma sfortunata battaglia contro un nefasto cancro, finendo all’ospedale di oncologia pediatrica di Parigi. Nel secondo, narra la vicenda di Mario, un ambientalista che cerca con tutto sé stesso di combattere contro le eco-mafie che avvelenano in modo criminale i territori campani.
Quella di Mastìa è una “letteratura di lotta” contro le calamità naturali (malattie) cui si aggiungono le calamità sociali (ecomafie, degrado ambientale, ecc.). Il suo messaggio etico è quello di cercare di essere uniti nella ricerca delle soluzioni sia per l’uno che per l’altro problema, onde evitare l’autodistruzione del genere umano.
Chi volesse saperne di più, può visitare il suo sito https://ilvialedegliangeli.webnode.it/. – stop –