Di Aida Romagnuolo
In Molise è presente un vivaio centenario, si tratta di quello di San Pietro Avellana. Sei ettari di terreno che per lungo tempo hanno consentito la produzione di piante destinate al rimboschimento della montagna. Ad oggi però, lo stesso vivaio, gestito dall’Arsap, per poter continuare ad essere operativo, andrebbe convertito.
Partendo dal presupposto che il vivaio potrebbe rispondere alle esigenze di un generale rimboschimento, soprattutto a fronte dei continui incendi estivi e che all’interno del sito opera il centro di ricerca Crea le cui attività potrebbero coniugarsi con quelle dell’Università degli Studi del Molise generando sinergie fondamentali per il territorio, non si dimentichi che San Pietro Avellana è una località ben nota per il tartufo. Proprio per questo il vivaio potrebbe supportare le serre già presenti a Campochiaro rispondendo all’eccesso di domanda di tale prodotto.
Il vivaio è un’eccellenza ed è nostro dovere tutelare un luogo che risponde ad una moltitudine di esigenze con particolare attenzione a quella ambientale. Considerato poi che potrebbe anche generare ulteriore occupazione, vanno assolutamente attuate tutte quelle politiche necessarie a garantirne le attività.
A tal proposito, ho presentato in Consiglio Regionale una mozione chiedendo un impegno urgente al presidente della Regione, al fine di valorizzare e riconvertire un sito prezioso per l’intero Molise per garantire ulteriori nuovi posti di lavoro.