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Gambatesa. Festival Della Canzone Dialettale: Registrazioni Audio Della 1a Serata
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Gambatesa. Festival Della Canzone Dialettale: 1a Serata

Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Foto), Fu Salvatore Di Maria

“Stiamo qui, come i cavoli a merenda!”.
“Ieri a Chieti c’era Francesco De Gregori. Il concerto è cominciato puntuale alle nove e mezza!”.
Hanno vendute due volte le nostre tre sedie.

Dove Eravamo Rimasti?

Eravamo rimasti alle considerazioni finali su qualcosa che dopo tre anni ha avuta la medesima riproposizione che secondo gli organizzatori vedrebbe un continuum nel numero delle edizioni, contraddizione in termini se si pensa a quanto riportato più in basso a proposito della modifica, (sostanziale, ma praticamente ininfluente), di denominazione della kermesse. Per questa, cambia realmente solo il luogo ove i concorrenti si sono esibiti, canteranno e suoneranno anche stasera e domani sera: tutto si sposta di pochi metri, da piazza Riccardo si passa in viale Vittorio Veneto. E’ bello però ripensare all’antico e credere di essere in quella piazza Vittorio Emanuele che a tempo debito tante soddisfazioni ha date a chi, credendo nel Festival della canzone dialettale molisana come veicolo di promozione per la cultura locale, ha avuto a sua volta come risposta quel nulla che di sicuro non ha portato sviluppo ne guadagno per i moli-sani, ma soprattutto per i gambatesani, cosa che non si poteva esprimere meglio e nel senso peggiore di ogni valida considerazione, se non riprendendo un paio degli innumerevoli scatti regalati a questa voce ed al mondo da chi ormai nel mondo giustappunto non è più.

La Creme Brulé, del 14 ago 2019, ore 02,32,50

Ieri sera dunque si è tenuta la prima manche di un quasi anonimo evento che come accennato sopra, tra l’altro ha visto ridotto il suo quarantennale identificativo perché da ‘Festival della canzone dialettale molisana’, da quest’anno è stato tramutato in ‘Festival della canzone dialettale’ tout court, cosa desiderata da anni e da poco ribadita, nei fatti allargando gli orizzonti rimasti teorici se dalla lista ufficiale delle ventidue esecuzioni ammesse a partecipare alla competizione, si escludono tre brani provenienti dall’Abruzzo e due dalla Campania.

A Sinistra Pasquale Abiuso, Presidente ‘Pro Tempore Ed Attuale’ Della Pro Loco Di Gambatesa, del 24 giu 2015

Nulla dal resto del ‘Regno Borbonico’ ed ex ‘Stato Papalino’ o solo da quel Salento che spinge prepotentemente la sua musica popolare, ma verso lidi più rispondenti alle velleità di cantanti e musicisti tout court di casa in quelle terre, professionisti dell’Arte dei Suoni che fanno del loro lavoro una seria fonte di guadagno dal punto di vista economico, ma soprattutto d’immagine.

Cronaca Spicciola. – La qualità è stata di livello veramente basso anche rispetto agli anni precedenti, quando gli orizzonti musicali erano più ristretti. Si sta valutando se pubblicare le registrazioni che sono state e verranno fatte, in considerazione di quant’è scritto a seguire, ciò per evitare di offuscare la reputazione di questa testata. “Stiamo qui, come i cavoli a merenda!”, è il commento captato dal vostro cronista in attesa dell’inizio dello spettacolo. A proferir parola è stata una componente apicale appartenente al gruppo ‘Associazione Culturale San Leonardo’ di Ortona che si è esibito in un canto folcloristico abruzzese che effettivamente stride non poco con il resto dei motivi finora presentati. “Ieri a Chieti c’era Francesco De Gregori. Il concerto è cominciato puntuale alle nove e mezza!”, non come la prima serata del festival in tema che alle dieci e mezza abbondanti ha visto aprire la rassegna con gli ospiti ‘Cantine Riunite’ che hanno suonato per buoni tre quarti d’ora per poi, come Dio ha voluto, dare il via alla gara. Corretto far riferimento al Creatore, atteso che davvero sia stato arduo resistere fino all’una. La situazione ‘amplificazione’ quest’anno ha fatti veri progressi… in peggio. Se ogni prima serata degli scorsi festival è stata infatti caratterizzata dalla cattiva gestione dell’impianto fonico, (non vengono rimessi link per non rimettere), questa volta si è voluto strafare. Adducendo una non meglio precisata ‘condizione incerta del meteo’, il pubblico, davvero folto almeno finché non è andato via il gruppo di Ortona, ha dovuto sorbirsi anche le prove di amplificazione che hanno preceduta ogni esibizione per poi ritrovarsi con i dispositivi messi a disposizione di chi ha avuto il coraggio di cantare e suonare, (la diplomazia è pura carità cristiana), apparati andati ovviamente in Larsen senza pietà alcuna. In un caso, si è dovuto assistere addirittura alla ripetizione dell’esecuzione di un brano perché chi ha gestita la fonia, patendo di sordità acuta, non si accorgeva che l’impianto era in auto-oscillazione sulle frequenze medio-basse, (detto terra-terra: fischiava tutto il fischiabile), per cui si è andati avanti per qualche minuto nella più completa perdita del controllo del sistema, con una ricaduta sulla figura fatta da chi stava cantando, cosa difficilmente dimenticabile nei secoli dei secoli.

A proposito dei brani in gara, saltata ogni scaletta, sono stati presentati dieci motivi per tenere il resto per stasera. Per dirla e lasciare un messaggio puramente riferito ai gambatesani, molte delle canzoni presentate sembrano esser state scritte da Donato (sdanghin), al quale dovranno andare d’ufficio i diritti d’autore. E’ infatti mancato solo che salisse lui sul palco a cantare ‘la mietitrebbia’ e probabilmente la serata avrebbe fatto un salto di qualità verso l’alto, cosa che sarebbe stata davvero auspicabile.

Nota di colore: Siccome in questi giorni, per la serie ‘se non mi vanta mamma lo faccio io’, alle critiche su quanto sentito, chi ha organizzato il tutto si è ritenuto in grado di lodarsi e sbrodarsi scrivendo tal resoconto positivo di proprio pugno e mettendolo su fessbook, va segnalato che i posti a sedere, in almeno tre casi sono stati venduti due volte. Chi ha acquistati quelli nei quali era compresa la sedia per il vostro articolista ha raccontato che quei tre posti sono stati aggiunti a seguire, atteso che i relativi numeri fossero stati già dati ad altri tre ignari spettatori. Si ringrazia la ‘teutonica’ organizzazione!

Tornando a bomba. Del complesso ‘Cantine Riunite’ si è detto sopra, ma la serata, anzi, per dirla con chi segue, l’inizio della mattinata, è stato portato a termine da Mino Abbacuccio, un comico che ha fatto sì ridere, ma che forse avrebbe avuto bisogno di una vera spalla, com’è accaduto una decina d’anni or sono, quando il dopo festival, si è trasformato nel ‘topo festival’. E’ successo infatti che alla presenza di un comico che in realtà riusciva a mantenere a malapena lo spettacolo, si è provvidenzialmente aggiunto sul palco un gambatesano, (topo di fogna), persona che inconsapevolmente ha fatto davvero divertire gli astanti con il suo modo di fare e con una canzone, (Tu stai zitto, ecc.), cantata a squarciagola da tutto il pubblico presente quella sera memorabile. Tornando ad oggi, chi scrive e chi ha comprati i posti venduti due volte, verso l’una hanno deciso di abbandonare il campo anche perché la comicità proposta, pur essendo stata la parte migliore della serata/mattinata, sicuramente è arrivata dopo una situazione davvero frustrante che se ha visto il vostro cronista reggere, è stato solo per la presenza di un amico che ha operato nella giuria, persona da rivedere e salutare, unica vera ragione che terrà attiva la cronaca e le relative considerazioni su qualcosa che sa di minestra riscaldata che dovrà, ob torto collo, venir assorbita da gambatesani e non, presenti in loco, in attesa del ritorno del nulla, a questo punto reso desiderabile.

E… Stasera?
‘12 Agosto – Ore 21:30 Festival della Canzone Dialettale
Ore 23:00 “Sassinfunky”’.

Una Ripetizione Della Serata Precedente?