Di Vittorio Venditti
(Audio), Preso Dai Dischi Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet
Ovvero: Guardare La Pagliuzza Nell’Occhio Altrui, Non Vedendo La Trave Nel Proprio
L’ultima è di qualche giorno a dietro: Una scrittrice cinese che ha preso il vizio di depositare le proprie bozze su cloud per comodità, si è vista bloccare nel voler accedere ad uno dei suoi scritti perché il governo locale ha ritenuto tal opera non rispettosa delle regole vigenti. Non sarebbe avvenuto, utilizzando supporti personali.., ma questa soluzione sa d’antico!
Verrà dunque tralasciata ogni considerazione di qualsiasi tipo perché il caldo porterebbe sicuramente fuori tema, in quanto, senza nemmeno troppi giri di parole, si dovrebbe iniziare a parlare dell’auto-censura che si sono imposti i creatori del calendario-feste del periodo attuale gambatesano, a proposito dell’anonimo ‘primo evento’, più che pubblicizzato in tutte le salse nei giorni scorsi, evidentemente ‘poco considerato’ ieri, visto il mancato pavoneggiarsi che si può notare dal silenzio assordante in Rete almeno fino al momento di questa pubblicazione: ore due e cinquanta antimeridiane del dieci agosto duemilaventidue, ‘silenzio di riflessione che impone il non sparare sulla croce rossa in ogni senso perché è un davvero inutile ‘peccato’.
Tornando a più ampi orizzonti, chi scrive ricorda solo che il sottotitolo fa testo anche in luoghi nei quali si afferma che la democrazia sia la vera base sulla quale si fonda la convivenza dell’umanità.
Lo ricorda ancora oggi la canzone pubblicata nel millenovecentosettantacinque da Edoardo Bennato con la quale il cantautore di Bagnoli propone una serie di considerazioni al ‘Signor Censore’ che ovviamente non risponde, sicuro e tronfio del suo potere e ciò non si riferisce certamente al paese del dragone.
Chissà Se Il Discorso Vale Anche Per Le Maidunate A Gambatesa…