Di Vittorio Venditti
O Sono Pazzo O…
Siamo arrivati al “Dunque”, stufi per il perenne clima di campagna elettorale nel quale viviamo.
Tu che mi leggi, facendoti del male con straordinaria fedeltà, sai bene che mi sono spudoratamente schierato a favore di Matteo Renzi, avendo visto e vedendo in quest’uomo, uno che può provare a riportare l’Italia ad un livello decente, nel consesso mondiale.
Fatti i sacrifici imposti da Super Mario, penso che un minimo di premio spetti anche a chi, per forza, è stato salassato senza ritegno.
Ecco dunque lo stralcio significativo di una corrispondenza sotterranea che mi ha visto partecipe e che, contrariamente all’aspettativa del ben pensante di turno, quell’ipocrita che fa i propri porci comodi e vorrebbe che non lo si dicesse in giro, io pubblico, convinto del fatto che le idee, se esposte, prima o poi danno frutto, magari insperato.
“Il giorno 11 ottobre 2012 21:31, Vittorio Venditti ha scritto:
Amico mio,
(scusa la confidenza), sto seguendo la tua campagna per le primarie, e sono sempre più in guardia per il modo in cui tu vieni trattato dai “babbioni” che non si vogliono staccare dalle poltrone.
A te hanno detto che “puoi farti male”, a me il male lo hanno fatto, due volte incendiandomi casa, (e siamo in Molise, non in Campania, ne in Calabria o in Sicilia), altre volte trattando la mia persona alla stregua di un pazzo o, peggio, di un cieco, cosa che da queste parti, significa essere di serie inferiore, considerando il deficit un handicap, anche mentale.
Io ho acquisito quanto da te scritto, e la volta scorsa ti ho chiesto il permesso di pubblicare il tuo messaggio sul mio inutile sito.
Oggi lo farò comunque.
E’ troppo bello, ad esempio, leggere e vedere, (perdonami l’ardire), come hai trattati i ragazzi fiorentini, arrabbiati per lo stato della loro scuola, ma sicuramente ristorati dal tuo offrire il palazzo comunale come loro “casa provvisoria”.
Non sò che penserai, ne se vorrai denunciarmi a qualche strana procura della repubblica.
Sò che ho trovato il modo di pubblicare il tuo messaggio, (anche se per ora senza link), e che lo farò, costi quel che costi.
Le cose belle vanno diffuse.
Io scrivo senza fini di lucro, anzi, se qualcuno si azzarda a mandarmi danaro lo mangio.
Io pubblicherò d’ora innanzi i tuoi messaggi, fino alla Vittoria, sempreché tu, in seguito a questa mia “scortesìa” non me lo vieti.
Vai avanti, senza problemi!
Te lo chiede chi di problemi ne ha, ma non ne ha paura!
Saluti.
Vittorio Venditti”
E come vedi: ho pubblicato!
Fra tutto lo scrivere però, mi piace prendere e rilanciare questa bella ed inattesa risposta:
“From:Matteo Renzi
Sent: Saturday, November 24, 2012 1:22 AM
To:Vittorio Venditti
Subject: Re: Sono sempre più vicino a te, anche se di Destra
Caro Vittorio,
grazie per avermi scritto.
In questo periodo sono stato letteralmente sommerso dal vostro entusiasmo: mi avete raccontato storie, affidato speranze, dato disponibilità a impegnare tempo ed energie per questo nostro sogno.
Questa mail raggiunge tutti quelli a cui avrei voluto rispondere e non ci sono riuscito: i ritmi di questo periodo sono stati davvero sostenuti.
Ma mi ha fatto veramente piacere leggere quello che mi avete scritto. Mi ha dimostrato una volta di più che c’è già un’Italia viva, bella, che ha voglia di impegnarsi e di fare. Un’Italia che è pronta ad assumere su di sé la sfida del cambiamento.
Ringrazio chi mi ha dato spunti di riflessione, chi mi ha fatto qualche bonaria tirata d’orecchie, dicendomi con sincerità quello che non gli tornava, chi mi ha regalato storie talmente belle da volerle condividere con tutti voi, sul sito o nei vari incontri fatti in giro per l’Italia.
A tutti voi va il mio più sentito grazie. E l’invito a non mollare proprio ora che si tratta di conquistare l’ultimo centimetro.
Mai come adesso il cambiamento è stato così a portata di mano.
Sono le ultime ore per andare a stanare gli ultimi indecisi. Rendete contagioso il vostro entusiasmo. Portate con voi al seggio a votare altri dieci amici.
Se ognuno di noi farà la propria parte, domenica potremo voltare insieme una nuova pagina della storia italiana.
Posso contare sul tuo aiuto?
Un sorriso,
Matteo
www.matteorenzi.it
www.adessopartecipo.it”
Al che, nonostante si tratti di un messaggio di risposta generale, (In questo momento non poteva essere diversamente), ma considerato che ricevere risposte dai politici (magari interessati, ma questo è far politica), non è cosa di tutti i giorni, non potevo non rispondere:
“Amico mio,
grazie innanzitutto per il fatto che mi hai risposto; i politici in genere non lo fanno e non mi riferisco solo al fatto che si comportino in tutt’altro modo rispetto alle promesse da campagna elettorale.
Passando al “dunque”, io, in quanto uomo di destra, mi sono permesso il lusso di ripetere le tue enews sul mio inutile sito, tanto che ormai, qui a Gambatesa (CB), c’è chi mi chiama direttamente Matteo Renzi.
Personalmente ne sono felice, avendo visto in te una persona giovane e capace e sono contento che i miei cinque lettori abbiano discusso anche di questo nei bar, unici punti d’aggregazione che si possano trovare in piccoli borghi come quello nel quale vivo.
Continuo in questi due giorni a propagandare le tue idee, nella segreta speranza che ti giovi il mio lavoro.
Mi ero proposto di aspettare alla finestra “e vedere di nascosto l’effetto che fa”, il risultato delle primarie, per poi magari votare per te durante le elezioni politiche, alle quali non dò più peso dal lontano 1996, quando mi permisi l’ardire di votare per Romano Prodi, sempre e comunque da simpatizzante di destra, avendo visto anche in quell’uomo un politico Capace.
Vista la tua insistenza, domani andrò a votare, sperando che non mi caccino dalla sezione del partito democratico di Gambatesa, nel qual caso comunque ti farò sapere.
Dalle parti nostre i pregiudizi la fanno da padrone.
Da noi non è concepibile l’intelligenza di cambiare idea, vedendo in ciò esclusivamente un gratuito sfottò.
In bocca al lupo per domani, e speriamo nella svolta.
Saluti.
Vittorio Venditti”
Così farò: Domani mi abbasserò a compiere qualcosa che spero porti frutti futuri, anche se, visti i numeri previsti, credo che resterà solo un bel sogno.